«In Umbria la Sinistra compra i voti» 


 
CONSULENTI 
«Troppi incarichi in Comuni Province e Regioni Risorse sprecate»
 
— BASTIA —
UN’ORA SOTTO IL SOLE a beneficio di una folta platea che lo aveva atteso assaltando i banchi di porchetta allestiti lungo i giardini pubblici. Un incontro politico calato all’interno della festa che il centrodestra umbro ha organizzato per avviare il lungo conto alla rovescia verso le elezioni amministrative del 2009.


RENATO BRUNETTA, ministro per la Funzione pubblica, è arrivato a metà pomeriggio, ha stretto mani, ha baciato amici e conoscenti, è salito sul palco e, in maniche di camicia, ha galvanizzato la sua gente non solo riepilogando le prime azioni del nuovo governo, ma soprattutto rinnovando l’attacco ai fannulloni che «troppo spesso si annidano nel gioco delle assunzioni clientelari delle regioni rosse».


IL MINISTRO ha tuonato: «Questa è la regione che ha tra i tassi più elevati di pubblici dipendenti di tutta Italia e non per produrre beni o servizi pubblici, ma per produrre clientela e consenso pubblico. Le giunte rosse dell’Umbria — ha proseguito Brunetta intervenendo a Bastia Umbra alla Festa del Pdl — si sono per anni comprati il consenso producendo posti di lavoro finti nella burocrazia».
In un altro passaggio del suo intervento, Brunetta ha affermato che il centrodestra «ha vinto in tutta Italia. Rimangono — ha sottolineato — alcune piccole zone dove normalmente il voto viene comprato e dove non c’è la democrazia». E l’Umbria, a suo avviso, fa parte di quei «pochi territori italiani nei quali la sinistra resta ancora più forte perché non c’è vera democrazia e perché i voti si comprano”» Il tutto condito con un’ovvia precisazione: «Nella pubblica amministrazione operano anche ottimi dipendenti. Ed è anche per loro che dobbiamo conduttore la battaglia della moralizzazione. Io non ho paura di nessuno. Il 95 per cento degli italiani è al nostro fianco». L’applauso dell’uditorio lo ha più volte confortato.


ALTRO BERSAGLIO nella requisitoria di Brunetta: «Basta coi troppi consulenti di Comuni, Province e Regioni che dobbiamo snidare perché quasi sempre rappresentano spreco di risorse». E poi indice puntato contro le liste di attesa nella Sanità: «Situazioni intollerabili. Bisogna cacciare i manager che non sanno affrontare disagi così gravi per i cittadini». Tale la canicola che il ministro ha dovuto interrompersi tre volte per sorseggiare un po’ d’acqua e per ripararsi sotto un ombrellone. Al fianco del ministro i parlamentari umbri (Rossi, Asciutti, Benedetti Valentini, Ada Urbani, Girlanda, Speciale, Laffranco), l’intero gruppo regionale capitanato da Fiammetta Modena, molti dirigenti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale.
G.R. 

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