Si cerca un’intesa tra parrocchia, Casa Chiara e amministrazione comunale
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Emergenza bilancio. Fatti due conti, la parrocchia di San Michele Arcangelo si è resa conto di non riuscire più a far fronte alle rate del mutuo acceso per la ristrutturazione post terremoto della palazzina che si affaccia in via Mazzini. La prima soluzione saltata agli occhi dei parrocchiani è quella di partecipare a un bando con cui il comune di Bastia Umbra vorrebbe individuare locali adatti a ospitare alcuni corsi della Libera Università.
Requisito necessario per partecipare alla selezione è disporre di locali al piano terra, richiesta cui la parrocchia potrebbe rispondere liberando parzialmente gli spazi che attualmente vengono concessi a utilizzo gratuito all’associazione Casa Chiara. Tutto andrebbe per il meglio, se il presidente dell’associazione in oggetto non si fosse opposto alla richiesta che il parroco stesso, don Giuseppe Pallotta, ha inoltrato al direttivo di Casa Chiara. “Stilando la previsione di bilancio 2010/2011 ci siamo resi conto che la parrocchia non è più in grado di pagare queli 30.000 euro annui per la rata dei lavori di ristrutturazione della palazzina di piazza Mazzini” spiega don Pallotta “dal momento che il reddito che ci veniva dall’affitto dei dodici appartamenti è calato drasticamente. Con la crisi economica in corso, infatti, il numero degli affittuari, che pure non dovevano corrispondere cifre superiori alle 250 euro mensili, si è ridotto a cinque. Ora, dal momento che l’amministrazione comunale ha redatto un bando in cerca di locali adatti a ospitare l’Università Libera, abbiamo pensato di proporci per risolvere l’emergenza economica. Unica contrindicazione sarebbe quella di ridurre gli spazi a piano terra che concediamo all’associazione Casa Chiara, per aggiungervi, tuttavia, un appartamento al primo piano, oltre a qualsivoglia spazio parrocchiale. Ma la soluzione non è stata vista di buon grado da Giorgio Giulietti, presidente Casa Chiara. Per ora attendiamo di trovare nuove soluzioni al problema”.
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