Bastia

Box con autovelox,la bagarre approda in Municipio

Lettera aperta del Pd alla giunta comunale e in particolare all’assessore Renzini

di LUCIO FONTANA
BASTIA UMBRA – «Seguendo la nota trasmissione “Le iene” abbiamo assistito all’inchiesta sugli speed check. Ci sembra che la situazione illustrata in quella trasmissione sia identica alla fattispecie bastiola: dove risulterebbe che l’installazione dei contenitori di plastica per il controllo della velocità di vari colori vengono pagati dalla pubblica amministrazione con una cifra di circa 2.500 curo ciascuno e che per l’effettivo uso sanzionatorio si renda obbligatoria la presenza dei vigili».
Questo l’incipit di una durissima lettera aperta scritta dall’Unione Pd di Bastia alla volta della giunta ed in particolare dell’assessore Renzini.
«Noi vorremmo sapere – prosegue la lettera – innanzitutto che tipo di gara pubblica è stata fatta per l’installazione di tali strumenti; in secondo luogo se l’amministrazione comunale era a conoscenza che sono strumenti non autorizzati dal ministero dei Trasporti; infine se risultava all’Amministrazione che l’acquisto sul libero mercato è inferiore di circa 10 volte il prezzo pagato».
La segreteria del Pd di Bastia chiede inoltre di sapere che senso abbia fare questo ulteriore enorme investimento – che non sostituisce la presenza dei vigili urbani -quando il Corpo di Bastia è già dotato di strumenti idonei per il controllo e l’eventuale sanzione per il non rispetto dei limiti di velocità. Area Ex Pic. Il Pd bastiolo interviene poi sull’adozione in variante al Prg dell’area Ex Pic. La scelta è valutata positivamente dalla segreteria del Pd d nonostante i gravissimi ritardi accumulati dall’Amministrazione Ansideri. «è questo uno – viene spiegato – se non l’unico intervento certo realizzabile in questo periodo di grave crisi economica vista la provenienza dell’impresa realizzatrice».

Exit mobile version