LA SENTENZA

Ha patteggiato due anni e due mesi di pena il 24enne marocchino accusato di aver sottoposto madre e sorelle una delle quali minorenne a violenze fisiche e psicologiche che sarebbero durate almeno cinque anni. Lo ha stabilito il giudice per l’udienza preliminare Margherita Amodeo, accogliendo la richiesta dell’imputato, difeso dall’avvocato Gianni Dionigi concordata con il pm Mario Formisano. Secondo l’accusa i maltrattamenti sarebbero iniziati nel 2019, aggravandosi nel tempo fino al gennaio 2025. L’uomo, residente a Bastia Umbra, avrebbe mantenuto comportamenti abitualmente aggressivi e intimidatori, tali da rendere «penosa e intollerabile» la convivenza in famiglia. La ricostruzione contenuta nelle carte della Procura parla di «atteggiamenti prevaricatori, continue richieste di denaro, violenze fisiche e verbali, danneggiamenti e insulti». A settembre 2022, per esempio, il giovane avrebbe percosso la madre al braccio e adagosto 2023, approfittando dell’assenza dei genitori, si sarebbe introdotto di nascosto nell’abitazione, minacciando la sorella maggiore.

Gli interventi dei carabinieri, allertati dalla sorella, si sono ripetuti e nel gennaio di quest’anno, durante un altro violento litigio, l’uomo avrebbe aggredito tutte le familiari: colpita al volto la madre, strattonata per i capelli la sorella maggiore, mentre la più piccola assisteva impotente. Come se non bastasse brandendo un frammento di vetro avrebbe tentato di colpirle con calci e pugni.

Enzo Beretta

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