Niente partite per tre anni. L’accusa: hanno picchiato un supporter rivale che li aveva invitati alla calma
Individuati i responsabili dell’aggressione durante Petrignano-Subasio
ASSISI – Hanno un volto i tifosi del Subasio, ritenuti responsabili dell’aggressione di un tifoso avversario. Per tre anni non potranno assistere a manifestazioni sportive.
Una partita sicuramente sentita, un derby, quello tra Petrignano e Subasio (la squadra di Rivotorto). Le due formazioni militano entrambe nel campionato di Promozione. Ad agosto si confrontavano per passare il turno di Coppa Italia di categoria.
Sugli spalti i sostenitori di una e dell’altra formazione, cori, striscioni, un clima “caldo”, ma tutto sommato nei limiti della rivalità sportiva.
Qualcosa è cambiato dopo che il Petrignano ha segnato, andando in vantaggio. Secondo quanto ricostruito dal commissariato di polizia di Assisi, il calciatore della squadra di casa, dopo aver segnato, è corso verso la tribuna per raccogliere gli applausi dei suoi supporter. Trovando, però, la “rabbia” dei sostenitori del Subasio. Che, sempre secondo ricostruito dagli investigatori, si sono scagliati contro la rete di recinzione, che divide gli spalti dal campo di gioco, inveendo contro il giocatore aggrappandosi alla recinzione nel tentativo di raggiungerlo.
Un momento di confusione tra il pubblico, al quale, sempre secondo quanto ricostruito, un tifoso del Petrignano ha cercato di porre fine, invitando i presenti a tornare alla calma. Un invito che, evidentemente, non è stato accolto bene dai destinatari del messaggio. Tanto che all’invito hanno risposto aggredendolo e colpendolo più volte, tanto da procurargli ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Il gruppo di aggressori si era quindi dileguato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Le successive indagini del commissariato di polizia, sulla scorta delle tante testimonianze raccolte su quei pochi minuti di “delirio”, hanno permesso di individuare i responsabili. Si tratta di quattro giovani residenti a Rivotorto, di età compresa tra i 25 e i 35. Il commissariato, in seguito agli elementi raccolti a loro carico, ha inoltrato la documentazione al questore che ha emesso per i quattro tifosi, altrettanti Daspo (il divieto di assistere a manifestazioni sportive).
Per tre anni niente più stadio, niente più partite della Subasio. Si tratta di uno dei primi casi in cui il provvedimento del Daspo viene applicato per tifosi di una squadra che milita in una categoria “minore”.di LUCA FIORUCCI
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