Bastia

Bomba, monitoraggio e bonifica delle Fornaci Galletti

I tecnici arriveranno nei prossimi giorni a Bastiola con metal detector e apparecchiature sofisticate


Soltanto dopo l’ordigno sarà fatto brillare


Elio C. Bertoldi


BASTIA UMBRA – Gli esperti effettueranno una bonifica del terreno intorno alla vecchia “Fornace Galletti”, dove recentemente è stata trovata una bomba d’aereo da venticinque chili.
La protezione civile della Prefettura ha disposto infatti che la zona – che è stata posta in sicurezza e delimitata dai carabinieri – venga scandagliata e monitorata dagli artificieri con l’ausilio di metal detector e altre sofisticate apparecchiature. La decisione è stata presa per due ordini di motivi. Il primo è che la bomba (che è risultata essere di fabbricazione italiana) era un ordigno che veniva gettato a grappoli (con altre bombe, cioé) e dunque potrebbero essercene altre inesplose. Il secondo è che la zona, già durante la Seconda guerra mondiale era stata utilizzata, sia dai tedeschi, sia, dopo la ritirata dei nazisti, dagli alleati come magazzino e acquartieramento.
Questo particolare è suffragato anche da numerose testimonianze, raccolte in zona a Bastiola.
Spiega, per esempio, l’avvocato Gianni Dionigi, che è un appassionato di storia contemporanea: “Quintilio Galli, un signore morto da qualche anno, mi raccontava questo particolare e che cioé l’esercito tedesco utilizzava i forni della Gialletti, che era nata intorno agli anni Venti, come alloggi e cantinaggi. Anche perché i forni si trovano tre-quattro metri sotto terra, dunque in profondità e offrivano così una sicurezza anche dal punto di vista degli eventuali bombardamenti aerei”.
Una sorta di rifugio, insomma. Anche il nonno materno dell’avvocato, che si chiamava Secondo Bernacchi e la madre del legale, Mirella, tuttora in vita, ricordavano che li sotto ci fosse un deposito di armi.
Le fornaci, che si trovano sul terreno di proprietà Bazzurri, erano state dismesse dopo la guerra. La ciminiera era stata abbattuta negli anni Ottanta.
Nel corso del sopralluogo effettuato dagli artificieri dell’Arma dei carabinieri, al comando del maresciallo Francesco Tasca sono stati rinvenuti spezzoni di bomba e persino seggiolini di aereo e un motore di aereo.
E’, forse, anche per questo motivo, che la protezione civile vuole vederci chiaro e quindi monitorare e bonificare l’intera aerea, dove dovranno sorgere edifici di civile abitazione.
Solo dopo che l’area sarà stata controllata a fondo si deciderà la data del brillamento della bomba d’aereo o direttamente sul posto o spostandola in una cava per farla
esplodere in tutta sicurezza. Non è da escludere che già domani si possa procedere.
Ovvio che l’intera vicenda venga seguita con una certa apprensione dai residenti, stanchi di convivere con bombe nascoste.

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