Alluvione-lampo tra Assisi, Bastia, Valtopina, Foligno e Nocera. Danni e tanta paura Il papà racconta: «L’acqua in casa non smetteva di salire». Ospedale allagato, treni fermi

PERUGIA Gli esperti l’hanno già ribattezzata alluvione-lampo. Tardo pomeriggio da incubo tra violentissimo temporale, vento e grandine a Bastia, Bettona, Assisi, Valtopina, Foligno, Nocera e Orvieto. A Bastia un papà ha salvato il figlio di sei anni. «L’acqua saliva in casa, l’ho preso e portato via». L’acqua è quella del Tescio che è esondato come il Topino. Fermati i treni sulla Roma- Ancona. Ad Assisi ospedale allagato.

LA PAURA
«Un minuto prima che il Tescio in piena mi portasse via la macchina parcheggiata davanti casa ho preso in braccio mio figlio Alexander di 6 anni e sono uscito. L’acqua mi arrivava fino all’ombelico. La corrente mi tirava dentro, ma sono riuscito a trovare la forza di non finire sotto un muro d’acqua e a salvare mio figlio. Lottando con tutte le forze siamo riusciti a metterci in salvo».
Moreno Della Vedova è sotto choc. Come migliaia di persone tra Assisi, Bastia, Foligno, Valtopina e Nocera. Perché l’alluvione breve che ieri pomeriggio dalle 18 si è abbattuta in queste zone ha terrorizzato tutti, con torrenti e fiumi ingrossati ed esondati, il piccolo Alexander salvato come un altro bambino tratto in salvo dai pompieri durante l’evacuazione di due famiglie a Valtopina, strade allagate e danni fino a Bettona e Orvieto e anche treni bloccati. Con il prefetto Armando Gradone che si è subito recato nei posti maggiormente colpiti per sincerarsi della situazione.
QUI ASSISI
La casa di Moreno Della Vedova, all’inizio dell’abitato di Campiglione, è stata allagata dal torrente impetuoso che gli ha trascinato via l’auto, ma lui è riuscito a resistere e a salvarsi insieme al figlioletto. Il cielo sopra Bastia ha iniziato a farsi minaccioso già da metà pomeriggio. Poi ha iniziato a piovere incessantemente fino alle 19. Una bomba d’acqua nell’area della montagna assisana tra Pian della Pieve, zona Ponte Grande, Santa Maria di Lignano, Tre Fossi, Porziano e Costa di Trex, senza peraltro risparmiare la pianura. Quella pioggia incessante dalla montagna è scesa a valle e ha fatto ingrossare nella sua corsa il torrente Tescio che ha esondato a Ponte Santa Croce e Ponte dei Galli, poi è uscito dagli argini prima del ponte di Bastiola, all’altezza del cimitero. Qui si sono vissuti veri e propri momenti di panico. Grande apprensione l’hanno vissuta anche i residenti del quartiere di Borgo primo maggio che costeggia il corso del Tescio peraltro interessato da lavori di consolidamento delle sponde. Smottamenti e frane si sono verificati lungo la 444 che da Assisi porta a Gualdo Tadino, e lungo le strade comunali limitrofe. Diverse le abitazioni e le attività allagate lungo il corso del Tescio in zona Pian della Pieve Ponte Grande e Ponte santa Croce. Per fronteggiare i disagi causati dal maltempo in tutta l’area si sono messi all’opera tecnici comunali, della Provincia di Perugia, Vigili del Fuoco e Polizia Locale, oltre alla Protezione Civile e alle associazioni di volontariato e assistenza. Fortunatamente non risultano danni di alcun genere alle persone. Ci sono zone parzialmente isolate ma si sta lavorando per riportare la situazione alla prima normalità. Enel è dovuta intervenire per il ripristino della energia elettrica nelle aree dove ci sono stati guasti. Anche il reparto di Radiologia dell’ospedale di Assisi si era allagato ma i vigili del fuoco hanno completamente liberato i locali dall’acqua. A causa di un blackout sono andati in tilt i sistemi del pronto soccorso e di radiologia. Il sindaco Stefania Proietti ha convocato il Coc (comitato operativo comunale) nella sede di Piazza del Comune.
QUI FOLIGNO
Due famiglie evacuate dai vigili del fuoco, una roulotte e una cisterna di gasolio portate via dalla furia dell’acqua causando l’interruzione temporanea della linea ferroviaria Roma-Ancona. È il bilancio del maltempo tra Foligno, Valtopina e Nocera Umbra. La situazione più complicata ha interessato Valtopina. A dare il primo allarme è stato il sindaco Gabriele Coccia che ha attivato le diverse strutture comunali ha diramato, poco dopo le 19, una rapida relativa al «Rischio esondazione fiume Topino». Le diverse zone interessate dall’uscita delle acque del Topino sono state presidiate dalla protezione civile comunale e dalle forze dell’ordine. «Come primo intervento spiega il sindaco abbiamo interdetto l’accesso alla zona degli impianti sportivi e stiamo continuamente monitorando la situazione. Dopo una prima ondata il livello delle acque s’era abbassato per poi tornare poderoso». I vigili del fuoco sono intervenuti a Ponte Rio di Valtopina s’è resa necessaria l’evacuazione di due famiglie tra i cui componenti anche un bambino. A Nocera Umbra è caduta una pianta che ha interrotto la Flaminia in prossimità del passaggio a livello. Nella stessa zona i vigili del fuoco sono intervenuti provvedendo al recupero, causa sempre allagamenti, di un camper parcheggiato nel piazzale di uno stabilimento. Nella stessa zona, l’esondazione del Topino ha portato via una roulotte e una cisterna di gasolio andando a fermarsi sotto al ponte della ferrovia e interrompendo, come detto temporaneamente, la linea Roma-Ancona. Ferrovie informa che la linea è stata interrotta per sicurezza alle 19.16 è stata riattivata con rail a 50km/h alle 20.23 e a velocità piena un’ora dopo.
A Foligno, come confermato dal vicesindaco Riccardo Meloni, «la situazione è costantemente tenuta sotto controllo. A scopo esclusivamente precauzionale abbiamo interdetto il transito sul ponte di Scanzano».
Anche Orvieto è stato interessato da copiose precipitazioni accompagnate da grandine che hanno causato allagamenti e cadute di rami. La situazione più complessa viene segnala dal Comune nella zona industriale di Fontanelle di Bardano. dove c’è stato il sollevamento dei coperchi della fognatura con fuoriuscita dei acqua che si è infiltrata sotto il manto stradale e si è riversata nel sottopasso ferroviario allagandolo per circa 50 centimetri. Alcune attività e abitazioni sono rimaste isolate per circa due ore.
«La mancanza di una capillarità di stazioni meteo sul territorio non permette una quantificazione esatta della quantità di un evento eccezionale come questo» dice Michele Cavallucci, previsore Perugia meteo.
Massimiliano Camilletti
Giovanni Camirri

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