Bastia

Bogliari e Criscuolo tornano in pista

Nel borsino del centrosinistra crescono le quotazioni dell’ex sindaco

BASTIA UMBRA – Ore decisive per il centrosinistra. cerchio si stringe e gli occhi sono puntati sull’ex diessino Antonio Criscuolo e sul già sindaco Lazzaro Bogliari. Il centrosinistra, che si è riunito l’ultima volta proprio ieri sera, alcune carte da giocare. Quelle brozziane, che reputavano interessante puntare sulla novità e che proponevano quindi le ipotesi di Alessio Cecchetti e Francesco Spirito, sembra siano state messe da parte dal cuore che attualmente pulsa all’interno del coordinamento piddino. Le figure che per maturità politica avrebbero tutti i numeri per poter scendere in campo, vale a dire Moreno Marchi, Andrea Tabarrini e Erigo Pecci, non corrispondono a quei requisiti di discontinuità che partiti minori di centrosinistra chiedono a gran voce. C’era una “regina” che avrebbe potuto vincere la partita, Nadia Cesaretti, che ha pero scelto responsabilmente di lasciare il ruolo di primo cittadino a colui che vi si impegnerà anima e corpo. A questo punto tre sono le figure che, ricche di esperienza politica e conoscenza consapevole delle problematiche della città, potrebbero essere valide come jolly, in grado di conciliare novità e spirito di coalizione: la prima è l’ex assessore all’urbanistica Giorgio Antonini, che però, caduto nel rimpasto di giunta e sostituito dal sindaco Lombardi con l’architetto Falcinelli, sembra essere uscito di scena; la seconda è l’ex assessore all’urbanistica Clara Silvestri, acclamata da più parti e corteggiata praticamente da tutti ma altrettanto decisa nel rifiuto dell’incarico offertole; la terza è Antonio Criscuolo.
Tuttavia il centrosinistra tiene sempre al caldo Bogliari, un mix tra vecchio e nuovo, visto di, buon occhio da Stramaccioni e dai colleghi che lo hanno preceduto e succeduto al governo bastiolo. Nel frattempo i piccoli partiti non perdono tempo. Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e PdCi si ritrovano a cena con Carlo Cianetti; semplice convivio o strategia della trattativa del potere?
Alberta Gattucci

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