Gli spazi destinati al verde sono abbandonati

Il Verde Pubblico? Ci pensi la Divina Provvidenza!

Non è questa l’immagine che si deve dare a chi arriva in città!



 

di Francesco Fratellini


BASTIA UMBRA – In questi giorni in cui le ferie hanno fatto rallentare il ritmo frenetico delle giornate, si ha più tempo per osservare la nostra città mentre si percorrono le sue vie e le sue strade. Purtroppo non si può fare a meno di rilevare che la cura dell’area urbana è scarsa, in alcuni casi assente. Molte vie e marciapiedi sono aggrediti dalle erbacce e sui lati, i piccoli cumuli di ghiaia e terra che gli pneumatici delle auto in transito accumulano sul bordo della strada, hanno favorito lo sviluppo di piccole macchie di verde. Non parliamo poi delle rotatorie di XXV Aprile e della zona industriale, arse dalla siccità sono la testimonianza dell’abbandono in cui versano, ma la delusione maggiore, ti prende quando entrando in città da Piazza del Mercato, vedi la fontana che dovrebbe dare il benvenuto a chi arriva e fargli capire che sta entrando in una cittadina operosa. Osservandola, invece, si ha l’immagine di una cosa abbandonata e lasciata a sé stessa, in attesa del degrado causato dal tempo. Si viene presi dalla tristezza anche se il rumore dell’acqua che sgorga, suggerisce freschezza e ristoro, ci fa immaginare un verde rigoglioso ricco di colori. Invece le fioriere, risultano desolatamente vuote, addirittura quella fissa in muratura non è stata mai predisposta per ospitare piccoli arbusti o fiori. Tutto ciò sta a dimostrare che nulla è cambiato rispetto alla precedente legislatura, si avviano una moltitudine di iniziative senza curarsi di terminare e mantenere ciò che è stato già realizzato. Basta guardarsi intorno, molti sono i luoghi che testimoniano la mancata ultimazione di aiuole, pubbliche o private che siano, marciapiedi iniziati e mai finiti, aree verdi dove l’irrigazione è affidata al Padreterno, non è possibile vedere fioriere vuote, è meglio rimuoverle, non è accettabile vedere rotatorie munite di presa di acqua, ma prive di impianto di irrigazione che potrebbe mantenerle verdi e belle da guardare. In alcune forazze per lo scolo delle acque piovane, è nato del mais, forse si aspetta che si allaghi qualche sottopasso per la loro pulizia. Basterebbe poco, invece si continua sulla vecchia strada, quella di pensare a progetti grandiosi di sviluppo urbano, recuperi epici; tutte cose buone per carità, ma se nel frattempo non si cura ciò che è esistente la città avrà sempre questo aspetto triste.. Una città che dà una buona immagine di sé è già un passo avanti per migliorare la vivibilità e testimonia l’attenzione che una amministrazione ha per la città, è il termometro che ne misura l’efficienza. Ai cittadini, che hanno gli occhi per guardare, il compito di giudicare.


 

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.