Bastia

Bimbo muore soffocato

Il fatto è accaduto martedì sera: inutili i soccorsi di genitori e medici, è deceduto in pochi minuti
Ha ingoiato una castagna che gli ha bloccato le vie respiratorie
ASSISI – A nulla sono serviti i soccorsi prestatigli dalla madre infermiera e dal padre dentista: Gabriele Sensi, tre anni da compiere tra meno di 15 giorni, è morto martedì sera a Santa Maria degli Angeli, soffocato da una castagna che aveva trovato sul tavolo e messo in bocca tutta intera. Una manovra durata pochissimi secondi, risultati fatali: invece che nell’esofago, la castagna ha bloccato le vie respiratorie, ed i soccorsi prestati al piccolo Gabriele – sia da parte del padre e della madre, con esperienza nel settore medico (come detto infermiera lei, dentista lui), sia quelli 118 dell’ospedale di Assisi che hanno tentato di rianimarlo sul posto – sono stati purtroppo inutili. Semplice quanto drammatica la ricostruzione dell’incidente effettuata dalla forze dell’ordine intervenute sul posto per i rilievi di rito: il piccolo Gabriele aveva appena mangiato quando sopra al tavolo ha notato la castagna, che ha preso ed ingoiato prima che i genitori si rendessero conto di quello che stava succedendo e potessero intervenire. Immediatamente il volto del piccolo è diventato violaceo: padre e madre hanno riconosciuto i sintomi del soffocamento ma tutti i tentativi di soccorso compiuti dai genitori e dal personale medico – pacche sulle spalle, manovra di Heimlich, la tracheostomia – per far espellere a Gabriele il corpo estraneo, si sono rivelati inutili. Il piccolo è deceduto in pochissimi minuti, e la successiva ispezione cadaverica effettuata con la massima delicatezza possibile dai medici, ha accertato che la castagna stessa era andata di traverso al piccolo, ostruendogli le vie aeree. Un tragico incidente, avvenuto per una combinazione di circostanze sfortunate con il piccolo che ha eluso la sorveglianza dei genitori ed ha ingoiato un oggetto troppo grande per il suo esofago e le vie respiratorie risultandogli fatale Viste anche le conclusioni dei carabinieri, che hanno documentato l’incidentalità del fatto, la salma del bambino è stata messa a disposizione della famiglia, stretta in un dolore insostenibile. Già fissata la data dei funerali. La celebrazione si svolgerà oggi pomeriggio a Santa Maria degli Angeli, mentre il corpicino del piccolo Gabriele Sensi sarà tumulato al cimitero di Palazzo. La morte del piccolo Gabriele ha ricordato a molti quella di Edoardo Maestrelli, che nel marzo del 2008, a soli 13 mesi, morì per soffocamento causato da un rigurgito mentre era in un asilo di Bastia Umbra (il processo a carico della titolare della struttura e di un’educatrice è ancora in corso). La maestra che lo aveva messo a dormire dopo la merenda lo aveva ritrovato in posizione supina con il volto imbrattato di materiale biancastro, diede subito l’allarme ma né l’arrivo del pediatra che aveva l’ambulatorio lì vicino, né quello del 118 riuscirono a far nulla: il bimbo, come da perizia del medico legale, era morto per “insufficienza respiratoria acuta secondaria ad aspirazione di materiale alimentare in corso di vomito avvenuto durante il sonno”.
Flavia Pagliochini

Commozione e lacrime per la sfortunata famiglia angelana
Una città in lutto: il cordoglio di Ricci
ASSISI – Una vita spezza in tenera età ha commosso tutta Assisi. Direttamente o indirettamente, sono tante le persone che – appresa la notizia della tragedia occorsa alla famiglia Sensi – hanno espresso dolore e amarezza per il piccolo Gabriele, deceduto dopo aver ingerito una castagna. A farsi partecipe del dolore di tutta la comunità locale, anche il primo cittadino. Nella mattinata di ieri sono infatti arrivate le condoglianze del sindaco Claudio Ricci, che a nome di tutta l’amministrazione comunale e “certo di interpretare il sentimento di tutta la città”, ha espresso il suo “profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Gabriele”. La notizia ha in breve tempo fatto il giro del comprensorio: la famiglia Sensi è piuttosto conosciuta nella zona, sia nel comune di Assisi, sia a Bastia Umbra, dove il padre, Marco, ha uno studio dentistico, con amici, vicini e parenti che hanno portato le loro condoglianze e offerto aiuto concreto (la coppia ha altri due figli).

L’esperto Fatale l’occlusione delle vie aeree
Come arrestare l’asfissia
“La tracheostomia funziona”
PERUGIA – In caso di asfissia l’unica ancora di salvezza è l’intervento alla trachea. Si chiama “tracheostomia urgente”, una manovra chirurgica da eseguire tempestivamente, con un piccolo strumento da taglio (ad esempio le forbici da manicure). “Il caso del bimbo di Assisi credo, pur non avendo tutti i dettagli clinici e diagnostici, che si tratti di un tipico caso di asfissia con occlusione alta – ha spiegato un pediatra eugubino, il dottor Gian Maria Zuccari – Quando si ingeriscono alimenti la valvola all’altezza dell’epiglottide chiude il passaggio alla trachea e indirizza il cibo lungo l’esofago, verso lo stomaco. Se però, per motivi accidentali, molto rari ma purtroppo possibili, chi ingerisce cibo inavvertitamente emette un colpo di tosse oppure ride o comunque compie un atto respiratorio, ecco che il cibo non fa più il classico percorso ma può prendere la via aerea, andando ad occludere la trachea”. E’ possibile, insegnano i manuali, bloccare l’asfissia mettendo il bimbo a testa in giù e assesstando colpi a palmi aperte all’altezza delle scapole. C’è anche chi prova ad arrestate il principio di soffocamento mettendo le dita in bocca. “Sono interventi molto complicati – commenta il dottor Zuccari – rischiano di complicare ulteriormente le cose. La via più sicura come ultima chanche è la tracheostomia, ma va fatta immediatamente, per evitare che l’asfissia provochi conseguenze mortali. Servono dimestichezza e sangue freddo ma quando ormai la situazione è quasi compromessa diventa l’unica possibilità rimasta. Con un piccolo forellino, all’altezza alla base del collo, si può arrestare il soffocamento”.

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