Bastia

Bimbo morto, la verità dall’autopsia

La tragedia nell’asilo Non si esclude l’invio di avvisi di garanzia. Gli scenari

Il centro Per l’infanzia “Piccole Orme” è ancora chiuso
In lutto anche la comunità di Mantova luogo di origine del papà del piccino trasferitosi in città da poco tempo


BASTIA UMBRA (val. ant.) -Sarà l’autopsia a sciogliere il mistero della morte del piccolo Edoardo. La perizia autoptica disposta dal pm della procura della Repubblica di Perugia, Daniela Isaia, dovrebbe essere conclusa nella giornata di domani; allora soltanto potrà essere possibile definire cosa ha provocato il decesso del piccolo mentre stava dormendo all’asilo nido. In particolare, ci sarà da stabilire se il rigurgito, magari causato da tosse o altra infezione virale, sia stato effettivamente la causa del blocco respiratorio e cardiaco o se, invece, esso sia una conseguenza di quest’ultimo. In questo caso, la pappa che e stata ritrovata in bocca e addosso al bambino potrebbe essere fuoriuscita in uno spasmo nel momento della crisi che ne ha provocato il decesso improvviso, riconducibile nell’eventualità presa in considerazione alla Sids, la morte in culla che colpisce alcuni neonati nei primi mesi di vita. Una possibilità non da escludere, tredici mesi. Per ora, il corpicino resta ‘nella camera mortuaria del nosocoipio perugino; solo dopo la conclusione ufficiale dell’esame autoptico si potrà decidere quando disporre i funerali. Ancora scioccata la comunità bastiola, ma anche quella di Mantova, luogo di origine del padre del bambino, dove la notizia e rimbalzata. L’uomo ha scelto di venire a vivere e a esercitare la sua libera professione a Bastia Umbra, dove e si era da poco trasferito con la moglie di origine rumena e il figlio. Il centro per l’infanzia “Piccole Orme” intanto e stato chiuso come deciso venerdì mattina per lutto. Giornata in cui anche il sindaco Francesco Lombardi ha espresso “sostegno e solidarietà nei confronti delle educatrici del nido, trovatesi a gestire una così tragica situazione, coinvolte sia emotivamente che giuridicamente. Il drammatico evento non può, né deve sminuire la dedizione, l’amore e la passione con cui le educatrici si impegnano nel loro lavoro”, ha dichiarato. Non è da escludere, infatti, che possano essere recapitati alcuni avvisi di garanzia, che però non sono indice di alcuna responsabilità del personale, ma di prassi nella tipologia di indagine in corso alla procura.

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