Bastia

“Bimbo disabile escluso dall’asilo”

E’ polemica in consiglio. Bocciata la proposta della maggioranza
La denuncia dell’Udc. Il Pd: non è residente nel Comune
BASTIA UMBRA – (al.ga.) Dal palazzo del municipio bastiolo si fa sapere che il consiglio comunale, riunitosi giovedì 28 aprile, ha approvato il rendiconto di gestione, con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra, e il nuovo regolamento di funzionamento della massima assise, con voto favorevole all’unanimità. Jacopo Caipoli, coordinatore comunale e consigliere del Popolo delle Libertà, sottolinea, inoltre, che la maggioranza ha approvato anche la modifica del comma 5 dell’articolo 13 del regolamento edilizio e urbanistico, in base al quale la commissione per la qualità architettonica e il paesaggio non esprimerà più parere consultivo sulle Dia, dichiarazione d’inizio attività, né sulle Scia, segnalazione certificata d’inizio attività. Se, quindi, l’attività governativa del comune di Bastia Umbra procede su più fronti, non si può dire che non siano accesi e duri i toni del confronto politico fra maggioranza e opposizione. “In sede di consiglio comunale, fatto salvo il sano pragmatismo del capogruppo piddino Antonio Criscuolo che non si mostra riluttante alla concreta collaborazione su temi condivisi, i consiglieri del partito che riscuote maggiori consensi nel centrosinistra esprimono solo qualche innocua punzecchiatura, come nel caso del consigliere Mirco Casagrande, e lo stucchevole politichese del collega Erigo Pecci – si sottolinea dal gruppo politico dell’Udc – anche le gentilissime quote rosa, in verità sensibilissime ai problemi sociali, sono state tradite dalla voglia di dire no a tutti i costi e si sono impelagate in una poco nobile contrapposizione alla proposta della giunta che prevedeva l’accoglimento nell’asilo nido comunale di un bambino con disabilità non residente nel comune bastiolo”. A queste considerazioni, l’Udc, seguito dal Pdl, ne aggiunge altre riguardo la critica piddina in merito al nuovo strumento d’informazione scelto dall’amministrazione comunale per comunicare con i cittadini. “Il Partito democratico, o come si chiamava in precedenza la prima forza della sinistra, che per anni ha speso cifre ingentissime per propagandare la propria attività attraverso il periodico comunale – dichiara il gruppo del coordinamento comunale dell’Udc – oltre a rispondere ai manifesti dell’opposizione inondando la città con manifesti di formato doppio e tiratura tripla, tutti a firma dell’amministrazione comunale e, quindi, regolarmente a carico delle casse comunali. Ora, a distanza di due anni dall’insediamento della giunta Ansideri al primo numero dello stesso periodico, per altro edito in forma ridotta per contenerne le spese, sale sul pulpito e si straccia le vesti?”.

Exit mobile version