Bastia, la segreteria comunale: gli incrementi previsti sono una mazzata per imprese e cittadini

di MATTEO BORRELLI
BASTIA UMBRA – Bilancio approvato, polemica servita. Il documento di previsione economica del Comune di Bastia Umbra ha ottenuto il via libera dal consiglio regionale nei giorni scorsi, grazie ai voti della maggioranza. Prevede un ritocco all’Imu sulla seconda casa e un incremento per la gestione dei rifiuti, dovuta all’introduzione della Tares. L’assessore al Bilancio, Roberto Roscini, aveva spiegato, dopo l’approvazione, che «l’innalzamento dell’aliquota sugli immobili diversi dalla prima casa, che passa dallo 0,76% allo 0,86% ad eccezione degli immobili concessi a parenti di primo grado come casa di abitazione risulta necessario per finanziare gli investimenti, in particolare le manutenzioni degli immobili di proprietà comunale, altrimenti inattuabili stante la normativa restrittiva del patto di stabilità». Ma, aveva rimarcato, «nonostante l’aumento, l’imposta Imu a Bastia Umbra continua ad essere ben inferiore alla media nazionale, che sugli immobili diversi dalla prima casa è pari allo 0,93%».
Il bilancio, come detto, ha ottenuto i voti della maggioranza. L’opposizione, infatti, non ha condiviso il documento, criticandone, al contrario, i ritocchi alla tassazione.
«Il nostro gruppo consiliare ha più volte sottolineato che l’importo delle tasse, approvate dall’amministrazione, durante il consiglio comunale dedicato al bilancio previsionale 2013, rappresenta per il tessuto produttivo bastiolo un vero colpo» sottolineano dal Pd.
«Un prelievo particolarmente duro quello imposto dalla giunta Ansideri, diversamente da come viene continuamente sbandierato dalla maggioranza. Peraltro senza distinzioni, senza cercare minimamente di venire incontro a quelle che sono le esigenze di commercianti, artigiani e imprenditori. Come può una cittadina come la nostra non tenere conto delle reali difficoltà di queste categorie? Come può il sindaco non comprendere che le aziende per ripartire e quindi creare lavoro (e quindi sviluppo per tutto il territorio) hanno prima di tutto bisogno di poter respirare?» attacca la segreteria comunale dei Democratici.
Se il leader nazionale del Pdl, si chiede il segretario, continua a ripetere, con grandi manifesti presenti anche a Bastia, che nel 2013 aboliranno l’Imu, «come mai i rappresentanti locali non seguono i dettami di quelli nazionali?».
«Si smetta di elargire consulenze con importi elevati in momenti di crisi come questo – conclude ancora il Pd di Bastia – Si utilizzino al meglio le professionalità e le capacità esistenti all’interno dell’amministrazione comunale e si gestisca il bilancio del Comune con il criterio del “buon padre di famiglia”. Queste nostre valutazioni le porteremo anche tra la gente con specifiche iniziative sul bilancio e sull’attività della Giunta».

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