Bastia

Bifamiliari al posto di stalle, c’è polemica

Respinte le critiche di disequilibrio ambientale. Gli allevatori dovranno dare garanzie
BASTIA UMBRA —I NODI stanno venendo al pettine e le settimane di fine 2012 potrebbero diventare decisive per il quinquennio dell’amministrazione del sindaco Ansideri. Un passaggio decisivo è la riconversione delle stalle e conseguente delocalizzazione dei volumi che, nelle intenzioni della maggioranza di centrodestra, dovrà costituire anche un forte stimolo per l’edilizia privata. A sostenerlo è la presidente della seconda commissione consiliare Catia Degli Esposti (nel tondo), che gestisce la fase istruttoria iniziata ad agosto insieme ai consiglieri di minoranza.
«L’INTENZIONE dichiarata dalla maggioranza — sottolinea la presidente — è di stimolare la realizzazione di case uni-bi familiari per creare opportunità di lavoro soprattutto alle piccole e medie imprese edili e a tutto l’indotto. La maggioranza è disposta a collaborare con l’opposizione e valuterà la proposta che è stata annunciata. Spero che il consigliere Pecci — conclude Degli Esposti — vorrà farla pervenire al sindaco in tempi rapidi, e comunque in tempo utile affinché la commissione, prevista dopo il 10 novembre, possa esaminarla». Vengono respinte le critiche lanciate da Pecci di scarso equilibrio tra sostenibilità economica e quella ambientale, criteri che sarebbero già previste nella proposta di soluzione. Sulla questione interviene anche l’assessore all’assetto del territorio Francesco Fratellini per spiegare che non si tratta di eccessiva premialità per gli allevatori che, ricorda Fratellini, dovranno garantire il completo ripristino delle aree degli allevamenti con stalle che spesso hanno utilizzato materiale inquinante come l’eternit e, quindi, con costi molto elevati. Inoltre, gli indici di conversione, previsti nell’ipotesi di soluzione, sono articolati:«Le cifre più alte si riferiscono alle stalle ancora oggi in funzione e a quelle operanti a fine 2008; per le altre i parametri sono molto più bassi». L’amministrazione, conclude l’assessore, vuole avere la certezza che siano previste le risorse economiche necessarie a favorire l’operazione. m.s.

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