bevilacquaSerie D – L’ex Foligno è il colpo di mercato dei biancorossi che credono nella rimonta: «A Mattoni non potevo dire no. E con la Pianese…»
di NICOLA AGOSTINI
BASTIA – «La salvezza ancora è possibile. Noi ci crediamo e cerchiamo di dimostrarlo con i fatti». Parole del presidente del Bastia Paolo Bartolucci all’indomani della sconfitta contro il Siena, la nona in altrettante partite.
E i fatti arrivano dal mercato con un colpo da novanta per l’attacco biancorosso. Gabriele Bevilacqua (28) infatti è un giocatore del Bastia. L’ex Grifone, nella passata stagione al Foligno, sosterrà oggi il primo allenamento agli ordini di Mattoni e domenica sarà a disposizione per la sfida interna contro la Pianese. Una sorta di dentro o fuori per il Bastia considerando i 9 punti in classifica e quintultimo posto della formazione toscana.
«Ma io dico che la classifica non la dobbiamo guardare. Se avessi guardato la classifica non avrei mai accettato la proposta del Bastia. lo ho visto una società che vuole salvarsi, so chi è Davio Mattoni e per questo ho accettato con un entusiasmo incredibile».
Gabriele Bevilacqua è pronto a ritirare fuori dall’armadio gli scarpini e tornare a far gol per il Bastia dopo aver sempre segnato al Bastia sia con la GrifoPonte che con il Deruta che con il Foligno. «Sono rimasti li dentro anche troppo tempo. Il calcio è strano ma ormai non mi stupisco più di nulla. Non parlo tanto della mia situazione ma di quella di Federico Nofri che, senza togliere nulla a nessuno, ritengo sia il miglior allenatore in circolazione in queste categorie. A Foligno l’anno scorso ha dato un’ulteriore dimostrazione delle sue qualità dopo aver fatto bene a Castel Rigone, Todi ed Arezzo. Nonostante tutto si ritrova a piedi. Anzi a correre con il sottoscritto perché fino ad oggi ci siamo allenati insieme, Tornerà a giocare anche Nofri? Non credo proprio – sorride – per quanto credo sia ancora un centrocampista che possa fare la differenza. Ma lui sta bene in panchina perché li fa ancora più la differenza».
Da un tecnico all’altro perché la presenza di Davio Mattoni alla guida del Bastia ha pesato eccome nella scelta di Bevilacqua: «Due stagioni fa a Deruta penso che abbiamo fatto qualcosa di irripetibile con il mister in panchina. Appena arrivato a Bastia mi ha chiamato: “Gabry, mi vieni a dare una mano?”. A lui non potevo dire no. Ed eccomi qua con tanta voglia di ricominciare». Ma la prima telefonata? «Di Gianluca Porricelli. Appena letta la notizia mi ha chiamato subito e mi ha fatto un grande in bocca al lupo. Come sarà la sua stagione? Lui sa che se non segna più di 20 gol mi deve una cena. È a quota 7, direi che è messo bene». E la stagione di Bevilacqua? «Spero sia positiva. Io ho tanti stimoli e Bastia è una pi azza che non ha bisogno di presentazioni. Sta a noi cercare di ricreare l’entusiasmo con i risultati. Non è facile ma niente è impossibile. Pensiamo ad una gara per volta cominciando dalla Pianese. Io ci credo».

 

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