Bastia

Bettona verso il voto tra proclami e addii

Il centrosinistra presenta i candidati alle primarie di fine mese il vicesindaco Bazzoffia esce da Fli: «Miopia politica dei vertici»
BETTONA – A Bettona, mondo politico in fibrillazione. Le elezioni di maggio sono a un passo e centrodestra e centrosinistra si preparano alla sfida a colpi di annunci, polemiche roventi e ci scappa pure qualche porta sbattuta. Ma andiamo con ordine e partiamo dal centrosinistra che ieri ha presentato i tre candidati a sindaco che si sfideranno alle primarie che si svolgeranno il 25.
Dopo mesi di polemiche, la quadratura del cerchio e la corsa sarà a tre: Giulia Cimino (Pd), Stefano Frascarelli (Idv) e Gianluca Schippa (Prc). Ieri mattina alla presenza dei segretari provinciali della coalizione- Dante Andrea Rossi (Pd); Alfredo Andreani (Idv); Enrico Flamini (Fed.Sin); Fabrizio Burini (Psi); Juri Pelucca (SeI) – i candidati hanno dato il via ufficialmente alla campagna elettorale che li impegnerà sul territorio nelle prossime settimane. «Bettona – ha dichiarato Rossi – ha bisogno di concretezza e di superare le divisioni del passato, marcando con fermezza il cambiamento rispetto alla fallimentare amministrazione di centrodestra».
Nell’ intervento della candidata Pd Cimini, ampio spazio è dato alle delicate questioni ambientali che caratterizzano la comunità. «Daremo voce alle competenze di ciascuno – ha sottolineato Cimino – nella certezza che, dalla coesione delle forze di centrosinistra e dall’innovazione che queste sapranno incarnare, potremo aprire una nuova stagione per il territorio». Sulle politiche ambientali, infine, Cimino ha voluto rimarcare l’intenzione di «tutelare le famiglie e proporre uno sviluppo compatibile per tutto il nostro territorio».
Fin qui il centrosinistra. Porte sbattute invece nel centrodestra, dove, dopo dopo giorni di ping pong polemici con il coordinatore regionale Carla Spagnoli, il vicesindaco Valerio Bazzoffia ha deciso di abbandonare Futuro e Libertà. Le parole di commiato delvicesindaco so-no un vero e proprio atto d’accusa destinato a far rumore. «Dopo la reiterata presa di posizione dei vertici provinciali e regionali di Fli nei con-fronti del sottoscritto – dichiara Bazzoffia – mi vedo costretto a lasciare il partito che per primo ho contribuito a fondare in Umbria. La miopia politica da parte dei vertici regionali e provinciali che ha portato a non appoggiare la ricandidatura del sindaco
Marcantonini nella cui giunta è presente la massima carica elettiva regionale, significa consegnarsi al suicidio politico e confermare che Fli è un partito che non esiste». In chiusura, Bazzoffia, muove l’affondo sottolineando come «questi signori non hanno minimamente `il polso’ della situazione e, quel che è peggio, non sono assolutamente in grado di compiere analisi politiche contestualizzate e quindi atte a pro-durre scelte adeguate». E il sindaco uscente e di nuovo in corsa, Lamberto Marcantonini? Mostra ottimismo r sembra per nulla toccato dalle polemiche: «Cinque anni fa abbiamo trovato una situazione precaria per i conti pubblici, con numerosi debiti fuori bilancio. Ci siamo rimboccati le maniche e in cinque anni abbiamo pagato – conclude – ogni debito oltre ad avere sanato una situazione difficile che riguardava la fmanza derivata». Questo il quadro. Morale? I16 e il 7 maggio, a Bettona, sarà sfida all’ultimo voto.
di LUCIO FONTANA

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