beonilorisSerie D – La grinta del neo tecnico: «Bartolucci e Milioto persone serie, ora sotto con l’Ostiamare»

SIMONE MAZZUOLI
BASTIA – È Loris Beoni il nuovo tecnico del Bastia. Il presidente Paolo Bartolucci e il direttore sportivo Agostino Milioto si sono presi un paio di giorni per valutare bene la situazione, alla luce della sconfitta casalinga patita domenica scorsa con il Deruta che, a fine gara, ha portato alle dimissioni di Massimo Cocciari.
Il presidente ha avuto parole di grande stima per il tecnico, mettendo in pratica con le spalle al muro i giocatori, che saranno ora chiamati aduna impennata di orgoglio per evitare qualsiasi tipo di patema in questa parte finale di stagione. Non saranno da soli, perché al capezzale biancorosso è stato chiamato un tecnico dei comprovata esperienza. Che viene in Umbria per la prima volta, se si resta nei confini del calcio dilettantistico. Perché Loris Beoni, 56 anni, aretino, ex di Sansovino, Sangiovannese e Messina, ha avuto una parentesi nei professionisti a Gubbio.
«Bella, con un finale amaro – sottolinea il nuovo tecnico del Bastia». Su Beoni, presidente e direttore sportivo credono ad occhi chiusi. Ci sarà da lavorare sodo, ma la salvezza è un traguardo alla portata. «Vengo in Umbria con tanta voglia di fare – dice Beoni – consapevole del fatto che c’è l’esigenza a Bastia di invertire un trend pericoloso. Sono fiducioso perché con Bartolucci e Milioto mi pare di avere trovato delle persone serie, per bene, che vogliono il bene di questa società. Non ci sarà bisogno di inventarsi un gran che, ma di lavorare tanto, soprattutto sotto l’aspetto mentale. Credo ci siano buone qualità in rosa».
In passato è stato protagonista nel calcio professionistico, ma al tempo stesso conosce bene anche questa serie D. Sopratutto il girone E. Che campionato è? «Ho visto diverse partite di questo raggruppamento, la Pistoiese certamente mi pare la formazione che abbina meglio qualità, carattere e classifica. Anche se resto convinto che l’Arezzo abbia una rosa che ha poco da invidiare a quella della capolista. Arancioni favoriti, ma secondo me ancora non è detta l’ultima. Per il resto grande equilibrio, con il Bastia che deve credere nelle proprie potenzialità ed evitare la zona calda. La rosa? Personalmente non conoscevo nessuno. Ovviamente tanti di questi ragazzi li ho visti giocare e li conosco».
La prossima trasferta con l’Ostia Mare come la vede? «Il calendario ci mette subito di fronte una squadra forte e quadrata. Lo dice anche la classifica. Abbiamo poco tempo per pensare e dobbiamo agire subito».

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