Bastia

Bellucci: “Bastia è la piazza giusta per rilanciarmi”

Eccellenza L’eugubino scende di categoria dopo l’ultima stagione fra Pontevecchio e Sansepolcro
GUBBIO – Gol eugubini per un sogno tinto di biancorosso. No, stavolta Marco Gaggiotti (24), finito pochi giorni fa al Gualdo, non c’entra: il biancorosso in questione è quello di Bastia, dove già era di casa Emanuele Francioni (24) e da ieri lo è anche Luca Bellucci (23), attaccante cresciuto nelle giovanili del Gubbio (ha giocato anche con Francioni per un breve periodo), al quale i chilometri macinati in lungo e in largo per l’Italia dei professionisti (Gubbio e poi Manfredonia) hanno suggerito di accorciare la distanza da casa. “Ma scendere in Eccellenza proprio non mi pesa”, confessa l’attaccante eugubino. “Preferisco vivere un’annata da protagonista a Bastia piuttosto che una stagione come quella appena passata, fatta di qualche delusione di troppo e di progetti che non sono mai decollati del tutto. Voglio rilanciarmi e non potevo chiedere di meglio che arrivare a Bastia”.
LA COLONIA EUGUBINA – Anche perché al “Comunale” ritroverà quello che per lui è molto più di un semplice amico: “Con Renzo tasso è nato un legame davvero particolare e sono orgoglioso e felice di poter lavorare con lui. Tra l’altro lo conosco come persona e come giocatore, quindi so che il suo approccio sarà degno di un professionista, non certo di un tecnico che allena in Eccellenza solo perché è la categoria più importante della regione. Ha fame di campo, ha voglia di mettersi in gioco e cominciare a pensare ad un futuro importante anche in panchina, dopo aver raggiunto vette importanti da giocatore. E questa per me è molto più di una normale garanzia”. Unita anche alla presenza di una piccola colonia eugubina in quel di Ba-stia: “C’è Gnagni, con il quale non ho mai giocato se non per qualche allenamento in prima squadra a Gubbio qual-che anno fa. E poi Emanuele (Francioni) che ha più o meno la mia stessa età e con il quale ho parlato spesso in questi ultimi giorni. anzi, a dire la verità avremmo dovuto incontrarci da avversari nella finale del torneo di calcio a 5 di San Pietro, ma in semifinale mi ero procurato una ferita alla tempia ed ho preferito non rischiare, anche perché non avrei potuto rendere al meglio”. Così Francioni ne ha approfittato prendendosi coppa e pure trono dei bomber. “Ma la prossima stagione dovrà ricambiarmi il favore in campo”, ci scherza su Luca. IL RILANCIO – I favori, c’è da crederlo, se li cambieranno a vicenda. “Io mi aspetto molto da questa esperienza, e sono sicuro che Bastia per l’Eccellenza è una delle piazze più ambite e prestigiose che possano esserci. Non mi pesa scendere in D nell’anno in cui ci sarà anche il Perugia: ho voglia di rilanciarmi e sono convinto di aver fatto la scelta migliore. Il sogno è quello di vincere, ma da quanto ho capito leggendo i giornali credo che ci sarà tanta concorrenza”. Tanta quanto è grande la fame di rivincite di Bellucci, il quale salutato Sansepolcro (“Hanno puntato sui giovani, e fanno bene perché hanno un vivaio eccezionale”) ha deciso di voler chiudere una pagina della sua carriera per aprirne un’altra: “Scommessa? Non direi, piuttosto parlerei di grande opportunità. Ho ancora molti anni davanti a me e sono sicuro che quella di Bastia sarà un’esperienza fondamentale nella mia carriera”.
R.BAR.

L’esordio in C2 con Cuttone Nei “pro” anche a Manfredonia
BASTIA UMBRA – La prima volta in Eccellenza di Luca Bellucci. Bastia è l’ultima tappa di una carriera dalla quale l’attaccante eugubino (che compirà 23 anni domani: auguri!) ha raccolto meno rispetto a quanto sperato. Cresciuto prima nel vivaio del Fontanelle, poi in quello del Gubbio (dai Giovanissimi fino alla Berretti), nel settembre del 2006 ha esordito in prima squadra in C2 con Cuttone, prima di passare alla Pergolese in D (16 gare, 9 reti e qualche infortunio di troppo). L’anno dopo a Gubbio ha firmato 3 reti in 22 gare, tanto da stuzzicare l’appetito del Livorno che gli ha fatto sottoscrivere un triennale e lo ha girato a Manfredonia (15 gare e 2 reti), sempre in C2. Contrasti con il tecnico D’Arrigo hanno fatto finire Bellucci fuori rosa, cui in estate ha fatto seguito la rottura con il Livorno. Scende in D, alla Pontevecchio, ma a gennaio si trasferisce a Sansepolcro chiudendo un’annata senza troppi squilli di tromba.

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