Dall’artigianato ai servizi, la fotografia dell’economia negli ultimi tre anni. Boom di agenzie immobiliarii
Manifatturiero e agricoltura in calo, tengono costruzioni e alberghi
BASTIA UMBRA – E’ una fotografia in chiaro scuro quella dell’economia bastiola degli ultimi tre anni. Perché alcuni settori hanno subito una pesante flessione, soprattutto nel corso del 2008. Ma il bilancio, fra iscrizioni e cessazioni di attività, segna un sostanziale pareggio.
Sicuramente, il settore economico che più di altri ha perso consistenza dal 2006 fino alla fine del 2009 è quello dell’agricoltura. Le imprese iscritte nel 2006 erano 198, quelle che risultano dagli elenchi alla fine del secondo trimestre 2009 sono 172 (-26), seppure va considerato che il numero di quelle attive nel 2006 era pari a 186 unità, scese a 167 nel 2009. Lo studio, contenuto nel bilancio di previsione 2010 del Comune, fa emergere un altro dato interessante: ossia che la crisi ha colpito le grosse realtà industriale, dal momento che le imprese artigiane sono cresciute, seppure di una sola unità (da 3 a 4) nel corso di 36 mesi. Segno meno anche per quanto riguarda il manifatturiero: il numero delle imprese iscritte nel 2006 era pari a 394 unità (326 quelle attive con sede a Bastia), scese poi a quota 367 nel 2009 (quelle attive sono diventate 308). Negativo anche il bilancio per quanto riguarda il settore “trasporti, magazzinaggio e comunicazioni”: nel 2006 c’erano 102 imprese iscritte (90 quelle attive nel territorio comunale),
scese a quota 94 nel 2009 (quelle attive sono diventate 88, con un deficit sicuramente più contenuto).
Dall’altra parte della barricata ci sono invece quelle realtà che negli anni hanno mantenuto e incrementato la loro presenza sul territorio, anche ri
spetto a trend che in altre realtà regionali hanno fatto registrare risultati ben più negativi. Su tutti, il settore delle costruzioni. Nel 2006 c’erano 349 imprese iscritte (322 attive) che nel corso di tre anni sono diventate 392 (360 quelle attive), con una crescita comunque consistente ache per quello che riguarda le attività artigianali, passate da 227 a 257 unità.
Piuttosto positiva anche la performance del settore degli esercizi pubblici come alberghi e ristoranti, seppure in questo caso la curva ha subito una
flessione prima di tornare a crescere negli ultimi dodici mesi. Nel 2006 erano infatti 113 le imprese iscritte, divenute 116 nel 2007 e poi scese a 107 nel 2008 fino alle 114 del secondo trimestre 2009. Un vero e proprio boom è stato infine registrato nel settore dei servizi, ossia fra agenzie immobiliari, attività di noleggio, informatica e ricerca. Le 250 attività iscritte nel 2006 – erano 213 quelle attive nel territorio comunale – sono diventate 285 nel corso del secondo trimestre 2009, mentre quelle attive sono passate a 261 unità.di CHRISTIAN CINTI