di ROBERTO BARBACCI
BASTIA UMBRA —Dentro o fuori. O se non proprio quello, qualcosa che ci va molto, ma molto vicino. Perché al “Comunale” oggi nessuno può permettersi passi falsi. Non può iI Bastia che sa bene di con avere alto risultato all’infuori dei tre punti per ricacciare indietro i fantasmi di un avvio di 2014 da dimenticare (appena 3 punti in 6 giornate). Ma non può nemmeno la Voluntas che dopo le polemiche e le accuse del post partita col Foligno sa bene che per risollevare morale e classifica c’è solo un risultato a disposizione. Il pari, tanto per andare per il sottile, non serve a nessuno. «Ma questo ragionamento è da fare ormai per tutte le gare che restano da giocare non solo per quella con lo Spoleto», taglia corto Loris Beoni. Battuto di misura dall’Ostia Mare nel giorno della prima sulla panchina biancorossa, ma non per questo abbattuto nelle convinzioni che l’hanno spinto ad accettare la proposta del patron Barlolucci. «Che ci sarebbe stato da soffrire lo sapevo prima di prendere possesso dello spogliatoio. Cosa m’ha lasciato la prima settimana di lavoro intero della stagione? La consapevolezza che c’è tanto da fare, ma soprattutto che questo gruppo ha sin qui attraversato troppi cambiamenti e novità. Forse la ricerca più importante riguarda proprio l’identità di squadra: rispetto al girone d’andata sono cambiate molte e cose e noto che i ragazzi hanno fatto fatica ad assimilate i continui cambi di direzione. Detto ciò, da qui alla fine non c’è bisogno di parlare, Modi agire. E di prendere quei punti che in gare come quelle con la Voluntas valgono doppio». QUI VOLUNTAS — Se valgono doppio per Beoni, figurarsi per Schenardi. Le cui ferite dopo l’incredibile epilogo del match con il Foligno non sono state ancora curate a sufficienza. «La rabbia che abbiamo accumulato deve servirci da molla per ripartire ancor con più slancio», fa sapere il tecnico. Che pure però ammette di aver accusato il colpo: »Più che altro è l’ambiente che lo ha accusato. Ho visto troppo nervosismo e sfiducia, è stato un ko. deleterie sotto molti punti di vista. Peccato poi perché in campo anche il pari ci sarebbe andato stretto, figurarsi una sconfitta a tempo quasi scaduto». Schenardi spera insomma che i suoi sappiano far tesoro degli errori e riprendere un percorso che fino a poche settimane fa sembrava aver dato frutti importanti. «Invece siamo tornati quasi al punto di partenza, e questa non è una cosa buona. Ma al di là dei punti persi, perché ne abbiamo lasciati tanti per strada anche prima della gara col Foligno, sono le espulsioni gratuite ad avermi dato più fastidio. Se siamo sempre al topo quantomeno nelle migliori condizioni possiamo dire la nostra con tutte. Altrimenti diventa dura perché la coperta è corta e nemmeno 11 partite potrebbero bastare per salvare la pelle. Per questo ai ragazzi ho chiesto maggiore attenzione e più disciplina, perché complicarsi la vita da soli non è la cosa migliore da fare. Se non lo faremo sono convinto che la salvezza non ci sfuggirà».
LE ULTIME — Beoni perde Noviello (neanche in panca) ma ritrova Annibaldi e Marchetti dopo il turno di squalifica. Sta peggio Schenardi: out Consoli e Schettino (squalificati), Guastalvino al massimo è pronto per la panchina.