Bastia

“Bastia, voglio una risposta”

Eccellenza Scarfone alza la voce. Assenze come attenuante
BASTIA UMBRA – L’imprevista ma meritata sconfitta di Torgiano contro la brillante formazione di Davio Mattoni, è stata per il Bastia come ricevere improvvisamente un secchio d’acqua gelata in faccia. Al di là della quantità d’acqua, questo rovescio ha riportato di colpo sulla terra un po’ tutto l’ambiente, rimasto particolarmente coivolto da una piacevole euforia dopo la convencente vittoria ottenuta contro il Collepepe. “Francamente pensavamo di fare di più – confessa deluso Rosario Scarfone – mi aspettavo dai ragazzi un pizzico di cattiveria agonistica maggiore e una voglia di sacrificarsi uno per l’altro”.
Su tutto questo, quanto hanno pesato alcune assenze di rilievo?
“Il valore degli assenti è da tutti conosciuto (Oresti, Marchetti e Cesaroni, ndr) ma siamo andati in campo ugualmente in undici. Dal terreno di gioco, però, non mi sono arrivate le giuste risposte”.
Dopo questo risultato, qualificazione alle semifinali compromessa?
“Ancora del tutto compromessa no, sicuramente è molto più difficile raggiungerla ma proveremo almeno a rimetterci subito in carreggiata”. E per sperare ancora c’è il tradizionale derby con l’Angelana, squadra che dopo il blitz di Collepepe, sopravanza in classifica di un punto il complesso di Scarfone. Si giochera copn tutta probabilità a Costano domenica con fischio d’inizio alle 17,30, visto che l’impianto bastiolo ospiterà un meeting di atletica leggera. Mancheranno, oltre agli infortunati, speranze si nutrono solo per il recupero di Oresti anche i due difensori centrali Romani e Silveri che verranno appiedati dal Giudce sportivo il primo perché espulso nei minuti finali nel match di Torgiano, il secondo per aver preso in due gare altrettanti cartellini gialli. A questo punto per Rosario Scarfone diventerà un vero rebus risolvere adeguatamente il problema del reparto difensivo centrale. Spazio allora ad alcuni dei tanti giovani che dal primo giorno di preparazione stanno sudando ai suoi ordini.
Leonello Carloni

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