PERCHÉ l’associazione «Amici del Chiascio» è presa di mira con atti deplorevoli fino al furto di un gommone? A domandarselo è la presidente dell’associazione Maria Rita Ascani nel dare conto dell’ultima iniziativa contro gli Amici del Chiascio che hanno subìto il furto di un gommone, depositato nell’abitazione di Massimo Geoli, socio e fondatore dell’associazione. A chiunque fornirà indicazioni utili al ritrovamento l’associazione darà una ricompensa. Oltre a sottolineare l’accanimento, Ascani lancia la sfida all’amministrazione del sindaco Ansideri che nei giorni scorsi ha annunciato un nuovo corso nella gestione della sicurezza. «Vorremmo che la tutela del Comune — sottolinea Ascani — comprendesse anche la nostra associazione». Per ottenere l’intervento dell’amministrazione comunale, però, sarebbe utile che l’associazione alla denuncia di una presunta attività persecutoria nei propri confronti aggiungesse anche qualche elemento concreto che permetta di identificare i responsabili.
Nell’abitazione ???? Sotto il ponte o nell’abitazione ??? Ma se l’abitazione fosse sotto il ponte, mumble mumble, mi viene molto da riflettere ….. ma quali sono questi atti contro gli amici del chiascio ? Solo il furto del gommone ??… perchè se si riferiscono allo spostamento di un autocarro con sopra una casa prefabbricata, (da parte delle autorità) parcheggiato sotto il ponte su suolo pubblico per due anni … la dice molto lunga … cara signora presidentessa dell’associazione.