Secco il commento: «Un iter poco condivisibile»

BASTIA UMBRA – «Un iter poco condivisibile in quanto la stesura e lo sviluppo che definisce il futuro di Bastia ha visto poco coinvolgimento della popolazione sia in forma diretta che indiretta» dice Laura Servi, consigliere comunale M5S. Secondo la Servi il Prg parte strutturale è una cornice, ma il piano operativo o cosiddetto «piano del sindaco che verrà» fa subito emergere la distinzione sostanziale: la pianificazione del territorio non ha scadenza, a differenza invece dello strumento di governo del territorio, che altro non che è uno strumento esecutivo, operativo di quanto indicato nel primo. Evidenziando un altro aspetto: «Abbiamo un surplus di case in un comune interessato dal calo demografico – dice la rappresentante M5S -. Non giudichiamo, anzi valutiamo sicuramente in modo positivo, quello che è stato fatto dal punto di vista tecnico, ma rispetto all’efficientamento energetico, al recupero del costruito nell’ottica della sostenibilità ambientale, alle opere concrete di adattamento al cambiamento climatico per migliorare la resilienza della città dal punto di vista naturale ed antropico leggiamo un piano che consente tutto ed il suo contrario».

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