L’AMMINISTRAZIONE del sindaco Ansideri è responsabile di inadempienze sull’inquinamento dei pozzi privati con l’aggravante di aver autorizzato la riapertura di allevamenti zootecnici. Omissioni e decisioni, secondo il Pd di Bastia, che sarebbero state determinate alle spalle dei cittadini. Per quanto riguarda l’emergenza idrica delle acque sotterranee l’amministrazione comunale non si sarebbe dimostrata efficiente. «Al danno si è aggiunta anche la beffa! Nelle aree più interessate dall’inquinamento delle acque (località San Lorenzo e Costano), il sindaco Ansideri il 30 giugno scorso ha autorizzato la riapertura di allevamenti di suini, senza il coinvolgimento della cittadinanza e senza un dibattito sul destino degli allevamenti. La comunità — rileva il Pd — ha subìto un danno che difficilmente si può quantificare (non bastano i termini economici), con un inquinamento di dimensioni emergenziali, mentre sono in corso i giusti adempimenti degli inquirenti per determinare responsabilità». La gravità è nel fatto che le decisioni sarebbero maturate nel silenzio, determinando tra gli effetti negativi una puzza pestilenziale. «Per questo — conclude il coordinatore Pd Nicolò Velini — ritengo necessario rompere il silenzio sulla vicenda». �
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