Bastia

Giunta nel mirino Il Pdl: «Attacchi pretestuosi»

NON È FINITA la polemica del Pd e del centrosinistra contro il sindaco Ansideri e la sua amministrazione sulla vicenda stalle, in cui è coinvolto l’ex assessore Antonio Bagnetti, per la sua attività di funzionario Arpa. L’annunciata intenzione di Ansideri di ricorrere alla magistratura per tutelare il suo buon nome e quello dell’amministrazione comunale ha chiuso la fase dello scontro lanciato dal Pd. Ora interviene il PdL per denunciare pubblicamente la pretestuosità degli attacchi all’amministrazione comunale. Nel mirino dei berlusconiani bastioli sono le accuse di conflitto di interessi rivolte al sindaco perché è un professionista (consulente del lavoro) ed imprenditore, quale socio di una ditta che dà lavoro a 45 dipendenti, e non per le sue azioni. Oppure, il caso dell’assessore accusato di essere dipendente di un’impresa che ha importanti interessi economici, compreso un piano di ristrutturazione del proprio sito industriale. Attacchi, replica il PdL, che evidenziano un pregiudizio ideologico in coloro che sostengono tali aberranti tesi basate sulla teoria secondo la quale essere professionisti e imprenditori sia sinonimo di malaffare. Un atteggiamento di intolleranza che a Bastia si alimenta nella lunga pratica del potere esercitato dalla sinistra e che è stato bocciato dal voto popolare. Il Pd per motivare le sue critiche aveva citato i durissimi attacchi della destra, allora all’opposizione, contro Lombardi e la sua Giunta. Attacchi, replica oggi il PdL, che avevano un fondamento nei fatti e nei comportamenti. Tanto è vero che mai è stato chiesto dal sindaco o dai Ds l’intervento della magistratura. «Nessuna querela è scaturita da quelle critiche, perché forse era meglio impedire alla magistratura di approfondire certi argomenti?».

Exit mobile version