Bastia

Bastia Umbra, ancora bagarre in consiglio Fi lascia l’aula: «Commissioni impossibili»

L’opposizione: “Convocazioni ravvicinate, non possiamo discutere le pratiche”


BASTIA – Consiglio comunale “agitato”, ieri pomeriggio, a Bastia Umbra, con Forza Italia che ha lasciato gli scranni in polemica con la decisione di convocare le commissioni i giorni immediatamente precedenti il consiglio comunale. In apertura il sindaco Francesco Lombardi ha espresso il cordoglio suo e della giunta per la scomparsa dell’architetto Leoncilli: tutti i gruppi consiliari hanno espresso la loro partecipazione. Massimo Mantovani (gruppo Forza Italia-Cdl) a conclusione del suo intervento ha evidenziato il suo disappunto per il fatto che il sindaco non ha ritenuto opportuno condividere con il consiglio comunale, anche solo attraverso un passaggio in commissione, la problematica legata all’ospedale di Assisi prima di recarsi all’assemblea aperta nella città serafica (vedi articolo in pagina).
Al termine della discussione sulle dichiarazioni del sindaco, ha preso la parola Fabrizio Masci (capogruppo Forza Italia – Cdl) per comunicare l’abbandono dell’aula del suo gruppo in segno di protesta – come detto – per la convocazione delle commissioni nei giorni immediatamente precedenti il consiglio comunale.
“Sono tre anni che protestiamo perché dopo le commissioni il gruppo non ha tempo per riunirsi e discutere al suo interno le pratiche. Ogni volta ci è stato promesso che si sarebbe provveduto, ma invece in tre anni nulla è cambiato. Vogliamo assolvere al nostro compito in maniera responsabile, il consiglio comunale non può limitarsi a ratificare le pratiche che la giunta porta in consiglio. Una discussione ampia ed esaustiva è una componente fondamentale della democrazia, dove la maggioranza governa e l’opposizione controlla, ma per farlo dobbiamo avere il tempo necessario per esaminare le pratiche”.
Già in altre occasioni, in questa legislatura, Forza Italia aveva espresso critiche sulle modalità di gestione del Comune da parte della giunta Lombardi che, a dire dell’opposizione, non garantirebbe fino in fondo i diritti della minoranza. Ieri l’ultimo atto, dopo un periodo, va detto, nel quale non c’erano stati problemi particolari tra maggioranza e opposizione.

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