Si affrontano il candidato per la coalizione civico progressista e il sindaco in carica, rappresentante del centrodestra
Riparte la sfida fra Erigo Pecci, candidato sindaco per la coalizione civico progressista, e Paola Lungarotti, primo cittadino in carica, rappresentante del centrodestra e a caccia di rielezione. Domenica e lunedì sarà, dunque, scontro all’ultimo voto, puntando magari a portare alle urne – 22 le sezioni allestite – chi non ha partecipato al primo turno quando i votanti, su 17.068 aventi diritto, sono stati 11.330 (pari al 66,38%). Pecci, al primo turno, ha ottenuto 4.618 voti (42,13 %), Lungarotti 4.172 (38,06 %) che conta ora sull’accordo politico con la coalizione di Catia Degli Esposti che ha avuto voti 1.930 (17,61 %); distante Matteo Santoni, per Alternativa Popolare con 242 viti (2,21 %).
Paola Lungarotti
«Dalle scuole alle strade: abbiamo fatto tanto Ora serve continuità»
BASTIA UMBRA Paola Lungarotti, perché la gente dovrebbe votarla? «Per dare continuità a quanto iniziato in questi 5 anni. Possiamo portare avanti e terminare alcuni progetti e aprirci veramente a quelli più importanti e innovativi che noi avremo modo di realizzare». Avete investito tanto per il rifacimento di piazze e strade, soddisfatti? «Piazza Mazzini per adesso ha il livello di ristrutturazione generale che necessitava proprio perché era oramai in condizioni inaccettabili. Occorrerà intervenire sull’arredo urbano con l’obiettivo è che diventi un luogo di rigenerazione culturale, sociale e commerciale. Gli interventi sulle strade sono stati importanti, sia di rifacimento completo che di manutenzione». Come avete affrontato il tema delle alluvioni? «Abbiamo intrapreso la messa in sicurezza degli argini del Tescio che sarà terminata tra poco, proprio perché abbiamo tutte le condizioni sia economiche che progettuali così da mettere al riparo il centro abitato in protezione l’altra opera importante di questa città che è la realizzazione del sottopasso di via Firenze». Che fine farà il Palasport di viale Giontella? E il Parco Acquatico? «Il Palasport procedendo regolarmente, il cronoprogramma è rispettato e porterà a non a un restyling, ma a una ristrutturazione per la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico ed energetico: sarà un impianto sportivo senza nessun condizionamento. Il Parco Acquatico è finito, aprirà a fine mese». E per le scuole? «Sono state oggetto di tanti interventi: Costano, XXV Aprile, Don Bosco, in dirittura d’arrivo la scuola dell’infanzia di Santa Lucia. Ci sono altri progetti definitivi nel cassetto che aspettano i finanziamenti dello Stato. Bastia è uno dei pochi comuni che ha investito tantissimo nelle scuole per dare maggiore sicurezza ai propri studenti e alle proprie studentesse». Che fine faranno le abitazioni del social housing? «Il soggetto attuatore mi ha detto che finiranno quanto prima perché ci sono stati problemi. So che hanno cominciato a vendere un appartamento e quindi diciamo che questo apre finalmente anche alla curiosità di altri potenziali acquirenti». Se eletta, cosa farebbe nei primi cento giorni? «Certamente dare continuità alle opere che vanno terminate, a cominciare da quelle sulle strade. Poi l’impegno maggiore sul discorso del decoro urbano».
Maurizio Baglioni
Erigo Pecci
«Siamo un gruppo coeso con grandi competenze Loro? Hanno speso male»
BASTIA UMBRA Erigo Pecci, perché la gente dovrebbe votarla? «Perché la coalizione civico-progressista rappresenta un gruppo coeso, forte e con un grande bagaglio di competenze. Abbiamo una prospettiva di città che è anche una visione e le stiamo portando avanti con coerenza». L’amministrazione ha speso molto per piazze e strade, con quali risultati? «Ha ricevuto dei finanziamenti, PNRR non solo, ma li ha spesi male. Basti pensare a quelli spesi per via Roma e nessuno ne sentiva la necessità». Le alluvioni come sono state affrontate dal Comune? «Ha fatto tutto e il contrario di tutto. Avevano stanziato 180 mila euro per il ristoro per i residenti, ne hanno spesi la metà per l’emergenza, metà per pagare gli stipendi ai dipendenti comunali. Dopo un anno, dalla regione hanno avuto i finanziamenti per rimettere a posto le sponde, sotto campagna elettorale». E il Palasport e il parco acquatico? «Bastia ha necessità assoluta di impianti sportivi: ora sono tutti fermi. Occorre partire con la progettazione del nuovo palazzetto dello sport: si stanno spendendo 2 milioni e 200 mila euro per il Palasport di viale Giontella, ma con 7-800 mila euro in più se ne costruiva uno nuovo. Penso anche al Centro Fiere: il progetto prevede solo un cambiamento estetico». E le scuole? «Quelle di Bastiola e Cipresso sono chiuse. Avevamo la palestra delle scuole medie ferma per il sisma. Dovevano metterci 80 mila euro per finire di finanziare il progetto, ma non ce li hanno messi. Così hanno aspettato anni che gliele desse la regione come finanziamenti al terremoto, costringendo ad oggi a fare le scuole medie di Bastia, l’unico plesso scuole medie di Bastia, ad essere senza palestra». Che fine faranno le abitazioni del social housing? «L’edilizia convenzionata prevede un bando di assegnazione che, dopo anni, l’amministrazione comunale non ha fatto. Ci sono famiglie che hanno bisogno di capire se possono lì trovare una sistemazione». Se eletto, cosa farebbe nei primi centro giorni? «Nei primi 12 mesi vorrei chiudere il Prg con piano della mobilità veicolare e ciclopedonale; progetto ex Pelliccioli; riduzione della tassazione comunale; sblocco contenzioso palestra XXV Aprile, riorganizzazione plessi scolastici, manutenzione strade, ‘Ciclopolitana’, azioni per il turismo, progetto distretti commerciali e comunità energetiche, interventi su Costano e Ospedalicchio, eventi, realizzazione di un centro Scout».
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