Il sindaco uscente Ansideri, la sfidante del centrosinistra Carosati e il grillino Rosignoli si contendono la vittoria
BASTIA UMBRA Tre candidati sindaci,nove liste, centoquarantaquattro nomi. Questo l’esercito di candidati a Bastia Umbra, che tra meno di un mese andrà al voto per eleggere il prossimo sindaco fra Stefano Ansideri (centrodestra), Simona Carosati(centrosinistra) e Marcello Rosignoli (Movimento 5 stelle). Una competizione dagli esiti davvero imprevedibili, con tre schieramenti pronti a darsi battaglia senza esclusione di colpi e conquistare – o riconquistare-la guida del Comune per i prossimi cinque anni. Da una parte c’è il sindaco uscente, Stefano Ansideri,primo sindaco di centro-destra dopo quasi mezzo secolo di giunte “rosse”. A sostenere il primo cittadino quattro liste.In primis le due liste Bastia Popolare (“benedetta”dal movimento popolare del sindaco Claudio Ricci, candidato alla presidenza della Regione)e Ansideri sindaco,entrambe di stampo civico ma orientate verso Nuovo centrodestra e Udc, le quali includono tre dei quattro assessori uscenti e alcuni dei consiglieri di maggioranza. In appoggio ad Ansideri anche le due liste di Fratelli d’Italia e Forza Italia,a conclusione di una faticosa e affatto scontata ricomposizione tra la giunta e una frangia critica che, negli ultimi mesi, ha dato non poco filo da torcere all’amministrazione, strappando più volte il vessillo della maggioranza, ricucito alla buona per il bene della coalizione. Al grido di “riprendiamoci Bastia”,dall’altra parte il centrosinistra schiera Simona Carosati. Lei, che in caso di vittoria si farà chiamare “sindaca”, è scesa in campo per attuare una“”rivoluzione gentile”attraverso cui riunire il centrosinistra rottamando parte della vecchia dirigenza. Missione compiuta sul fronte delle liste: quattro in tutto, piene di giovani e unite anche sotto il profilo politico(Partito democratico,La sinistra per Bastia e le due civiche Cambia Passo! e Bastia per te!). Un percorso, tuttavia, non certo in discesa, che fin dall’inizio ha fatto i conti con ipotesi, più o meno consistenti, di liste alternative,espressione di un dissenso strisciante ma mai sfociato in conflitto aperto,anche qui per il bene della coalizione. Al suo debutto,invece,il Movimento 5 stelle, che schiera una lista di sedici candidati a sostegno del candidato sindaco Marcello Rosignoli. In una campagna elettorale inevitabilmente polarizzata in un dualismo politico tra centrodestra-centrosinistra,la lista a 5 Stelle rappresenta un’ incognita alla quale i cittadini guardano con curiosità e la politica con prudenza,soprattutto alla luce di un eventuale – e probabile – secondo turno. In proposito i pentastellati hanno tuttavia già escluso ogni ipotesi di accordo politico in caso di ballottaggio, in coerenza con la linea nazionale. QUI CANNARA Tante le incognite anche nel comune di Cannara,che pochi mesi fa,a meno di un anno dalla conclusione naturale dell’amministrazione, ha visto crollare sotto il peso delle divisioni la giunta di centrosinistra guidata dall’ex sindaco Giovanna Petrini. Il quadro, qui, è ancora più complicato e fluido,conuna maggioranza di fatto disgre- gata e addirittura schierata in fronti contrapposti.A contendersi la guida del municipio,in uno scontro diretto all’ultimo voto, saranno quattro schieramenti per altrettanti candidati sindaci, ciascuno sostenuto da una lista civica per un totale di quaranticinque candidati consiglieri. A contendersi la fascia di sindaco saranno in tre: Federica Trombettoni,ex assessore della giunta Petrini,sostenuta dalla lista “Valore Comune”;Fabrizio Gareggia,consigliere di opposizione nell’ormai conclusa amministrazione, sostenuto dalla lista “Insieme per Cambiare”che annovera nelle sue file anche la clamorosa presenza di Elisabetta Galletti, ex assessore della decaduta giunta Petrini; Tersilio Andreoli, candidato sindaco della lista “Dignità e futuro”;e infine Francesco Meloni,candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, anche qui al debutto nell’ agonepolitico. Sara Caponi
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