Bastia

Bastia «tartassato» Troppi errori dagli arbitri umbri

 ECCELLENZA  
 
 
— BASTIA —
RITROVARSI in sole 3 settimane dalla vetta della classifica dell’Eccellenza a sei punti dalla capolista Castel Rigone è una situazione che non si può ignorare. Tuttavia, a tenere banco nel Bastia calcio sono le ragioni di questo ritardo in graduatoria che, se fosse dovuto unicamente ai valori espressi in campo non produrrebbe tanto malcontento. L’impressione o meglio la convinzione che serpeggia tra tifosi, dirigenti, tecnici ed ora anche tra i giocatori è che la presente situazione sia frutto anche di gravi errori arbitrali, a volte determinanti. Non ultimo quello di domenica scorsa a Todi con un rigore negato quando il Bastia era in svantaggio di una sola rete e l’ammonizione del centrale Pizzi, dopo 40 minuti di gioco in cui l’arbitro troppo spesso aveva sorvolato. Non un piagnisteo, anche se le autorità federali umbre non potranno continuare a ignorare questo stillicidio, quanto il rischio di disaffezione. A tal punto che anche il programma di rinforzare l’organico, soppesato per settimane, ora è stato accantonato. Potrebbe nuocere più la sfiducia generale sulla mancanza di lealtà sportiva, che non i brillanti risultati finora raggiunti. Ne è consapevole il tecnico Massimo Cocciari, costretto ad arginare le lamentele di molti e in particolare dei giocatori. «Dobbiamo rimanere concentrati — ha detto —, se vogliamo ancora lottare in questo campionato». La sua intenzione, certo, non è di mollare, ma è necessario un concreto messaggio dall’esterno. Domenica prossima si torna al Comunale per affrontare la Grifo Ponte, squadra tosta e con notevoli ambizioni. «Continuiamo a lavorare con la consueta determinazione — conclude Cocciari — anche se le nostre convinzioni, finora, sono state messe a dura prova».
m.s.

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