Sono 1.175 e provengono da tutte le parti del mondo
A Bastia Umbria sono circa 20mila i residenti: 1175 sono stranieri – La maggior parte degli immigrati vive nel centro storico
I dati presentati nel corso di un convegno dedicato al tema
Lombardi: “Attenzione al processo dí integrazione”
DANIELA BIZZARRI
BASTIA UMBRA – Bastia multienica: lo si vede per le strade, lo confermano i numeri che dicono come in città attualmente risiedano 1175 stranieri provenienti da tutte le parti del mondo, che costituiscono circa il 6 per cento della popolazione. Cifre importanti che danno un senso e una misura di quale trasformazione questa città, che conta circa ventimila abitanti, stia vivendo. A comunicarle è stato il sindaco Francesco Lombardi durante un incontro aperto alla cittadinanza dal titolo “Integrazione e interculturalità strumenti di prevenzione dei fenomeni dei devianza”. In particolare è emerso che Bastia ospita oltre il 46 per cento di stranieri nel centro storico, il 15 per cento a Bastiola, il 9 per cento a Costano e il 6 per cento a Santa Lucia. Circa il 20 per cento degli immigrati regolari hanno un’età compresa tra 0-17 anni, il 66 per cento tra 18-45. “Ciò significa – ha sottolineato il sindaco – che la prima generazione di figli di immigrati nei nostri territori è destinata ad aumentare, anche se va evidenziato come gran parte degli stranieri manifestino l’intenzione di voler tornare nel proprio paese d’origine una volta acquisite competenze e specializzazioni”. Ma c’è di più. “Circa il 32 per cento degli stranieri – ha aggiunto Lombardi – ha fatto richiesta per il contributo sulla locazione, il 33 per cento per interventi sociali, il 9 per cento per l’inserimento dei propri figli nell’asilo nido, il 30 per cento per il contributo per l’acquisto libri, il 17 per cento per borse studio. Tutto questo a significare l’alto livello di conoscenza della nostra realtà, soprattutto legislativa, e il continuo bisogno di rapportarsi con le istituzioni”. Ai numeri appena stilati però vanno aggiunte le ricchezze umane e professionali degli stranieri “che spesso dimostrano di avere un livello di istruzione medio-alto”, ha sottolineato Lombardi. “Per questo è necessario rivolgere una particolare attenzione al processo di integrazione in corso se non vogliamo – ha ribadito più volte il sindaco – che anche qui da noi accada quanto si è visto nelle periferie francesi. In quest’ottica – ha aggiunto Lombardi – è stato pensato il corso di alfabetizzazione e quello per badanti rivolti agli stranieri. Accanto a questo è stato studiato un percorso per portare all’integrazione nelle scuole, nel mondo del lavoro, nel mondo politico delle minoranze straniere”. Ma alle parole del sindaco hanno risposto con fermezza e incisività gli stranieri presenti. ‘L’ntegrazione non va fatta solo perchè siamo comodi alla comunità – ha detto Arben, un albanese che vive a Bastia da dieci anni – perchè accudiamo gli anziani e i bambini, perchè facciamo i lavori che nessuno fa o perchè contribuiamo ad arrestare l’invecchiamento della popolazione. Molti di noi sono uomini con una grande cultura, lavoratori che chiedono solo di avere la possibilità di esprimersi e di partecipare alla vita della città”.
LA RIPARTIZIONE:
Centro storico: Gli stranieri sono concentrati soprattutto nel centro storico di Bastia Umbra
Bastiola: Anche nella frazione la presenza è alta: oltre il 15% dei residenti
Le richieste: In tanti, ha spiegato Lombardi, fanno richiesta di contributi sociali e sulle locazioni
Gli immigrati: “Facciamo lavori che gli italiani non fanno”, ha detto Arben, cittadino albanese
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