Bastia

Bastia ricorda Samuele con una preghiera

Cerimonia in memoria del ragazzo trovato morto mercoledì mattina, oggi perizia medico legale sulle ferite riportate dall’indagato

di Francesca Marruco e Leonello Carloni
BASTIA UMBRA “Sonia, non sei sola in questo triste momento”. Con queste parole, il sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, si è rivolta alla madre di Samuele De Paoli, ieri, durante l’incontro di preghiera molto partecipato
che si è tenuto presso lo stadio comunale bastiolo in ricordo del giovane scomparso nei giorni scorsi. Samuele, 22 anni compiuti pochi giorni prima di morire in un fosso nei pressi di Sant’Andrea delle Fratte a Perugia, era cresciuto proprio nel vivaio del club biancorosso prima di trasferirsi al Cannara e al Viole. Il momento di preghiera è stato voluto e organizzato proprio dal “Bastia Calcio”. A rappresentarlo il presidente, Sandro Mammoli e il responsabile
del Settore giovanile, Gianfranco Abbati, e il segretario Luigi Bracalente. Allo stadio comunale erano in circa 600 persone: i tifosi Mad Boys ma non solo, per ricordare Samuele. Il sindaco Lungarotti era accompagnato dall’assessore
Franchi e dai consiglieri Ridolfi, Provvidenza e Alunni Bernardini. I religiosi padre Stefano Albanesi e padre Mirko Mazzocato hanno recitato il rosario. Al momento la Procura di Perugia non ha ancora disposto il nulla osta per la restituzione della salma del 22enne, su cui venerdì pomeriggio è stata eseguita l’autopsia dal pool di medici-legali nominati dal Procuratore aggiunto, Giuseppe Petrazzini. Secondo quanto emerso dalle prime risultanze, Samuele
potrebbe essere morto in seguito alla stretta al collo che gli sarebbe risultata fatale. I medici legali Sergio Scalise Pantuso e Mauro Bacci hanno infatti riscontrato la lesione del nervo vago. Provocata quindi verosimilmente
dalla stretta che lo stesso indagato Pinheiro Resi Duarte Hudson, ha ammesso con gli inquirenti. Il trans accusato di preterintenzionale ha detto di essere stato aggredito da Samuele e di essersi solo difeso. La mobile di Gianluca Boiano
lo aveva portato in questura neanche 12 ore dopo il ritrovamento del corpo. Per lui oggi una nuova visita medico legale, come disposto dalla Procura, per una relazione sulle ferite riportate.

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