Bastia, pronta la giunta Lombardi Oggi l’ufficializzazione

Antonini (Margherita) vicesindaco

MASSIMILIANO CAMILLETTI

BASTIA UMBRA — Gli ultimi ritocchi sono stati apportati, ora la giunta Lombardi è davvero pronta. Ieri gli assessori sono stati convocati dal sindaco per il conferimento delle deleghe che oggi saranno ufficializzate nel corso di un conferenza stampa. Come anticipato nei giorni scorsi l’esecutivo risulta composta da tre membri dei Ds, due della Margherita, uno dei Comunisti italiani e uno dei Socialisti democratici. Ai Ds va l’assessorato ai lavori pubblici e alle infrastrutture (Antonio Criscuolo), l’assessorato alla cultura e al tempo libero (Giuseppe Belli) e quello al commercio e alla viabilità (Patrizia Repice).
Il nuovo vicesindaco è Giorgio Antonini della Margherita che mantiene anche l’assessorato ai servizi sociali, ruolo ricoperto nella passata legislatura. Alla Margherita va anche l’assessorato più importante: l’urbanistica (Clara Silvestri). Confermato al bilancio, all’ambiente, ai tributi e ai centri sociali Claudio Boccali (Pdci), mentre a Luigi Tardioli (Sdi) sono state affidate le deleghe relative a formazione, lavoro, certificazione della qualità e innovazione tecnologica. Per effetto di queste nomine entrano in consiglio comunale nelle file dei Democratici di sinistra Massimo Calzetti, Giovanni De Martino e Roberto Fausti, mentre nella Margherita Gabriella Bonciarelli andrà a far compagnia ad Antonello Caleri. Per i Comunisti italiani viene ripescato invece Leonardo De Santis che farà coppia con Massimo Geoli.
Infine l’incarico di presidente del consiglio comunale è stato affidato ad Andrea Tabarrini, nella passata legislatura capogruppo dei Ds in consiglio comunale (il nuovo capogruppo è Moreno Marchi).
Da segnalare infine che i comunisti italiani entrano in giunta lamentando una disparità di trattamento rispetto alla Margherita che pure ha ottenuto lo stesso numero di eletti in consiglio comunale (due). Non è sufficiente a placare il malumore di Geoli & C. l’assicurazione di ottenere l’ingresso di un proprio uomo (probabilmente lo stesso Geoli) nel consiglio di amministrazione dell’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (Ato).