Eccellenza Il centrocampista alla corte di Luzi
di ROBERTO BARBACCI
BASTIA – Per ricominciare, a volte, bisogna ripartire dalle fondamenta. Anche se queste fino ad oggi erano rimaste sconosciute, sovrastate da una carriera fatta di ben altri palcoscenici. Ma anche a 37 anni può arrivare il tempo della prima volta, come insegna la storia di Renzo Tasso. Il quale, per brindare al 2010, ha scelto di firmare per il Bastia, aprendo un nuovo capitolo della sua carriera. Il primo che fa rima con Eccellenza. “Che posso dire, sono davvero molto contento della possibilità che mi è stata data”, confessa il centrocampista eugubino. A convincerlo, manco a dirlo, è stato il suo amico ed ex compagno ai tempi del Gualdo Zoran Luzi: “Siamo rimasti in ottimi rapporti e non appena si è presentata l’opportunità di venire a Bastia ci siamo trovati subito d’accordo. Ma permettetemi prima di ringraziare pubblicamente Emanuele Tresoldi e tutta la società della Fortitudo Fabriano per avermi dato la possibilità di allenarmi nell’ultimo mese dopo la fine dell’avventura con la Pontevecchio. Sarei rimasto volentieri, ma la dirigenza ha ritenuto opportuno battere altre vie”.
COLONIA EUGUBINA – Calato in una realtà che non conosce, ma di cui conta di imparare presto i segreti: “Ormai ne ho viste tante in vita mia e posso dire con una certa sicurezza che il calcio è più o meno uguale a tutti i livelli. Magari a livello professionistico c’è un approccio differente, ma non sarà certo l’Eccellenza ad adeguarsi a Tasso, quanto il sottoscritto che dovrà cercare di trovare le motivazioni per affrontare con il giusto spirito questo torneo”. A Bastia Tasso non sarà solo, dal momento che la colonia eugubina già dispone di due pezzi da novanta del calibro di Gnagni e Francioni: “Non li conosco di persona ma sono convinto che potranno rivelarsi molto utili nel facilitare il mio inserimento nel gruppo”. Di obiettivi, così come di programmi a lunga scadenza, meglio non parlarne: “Alla mia età non è possibile fare troppe previsioni. Cercherò di dare il miglior contributo possibile, poi a giugno vedremo cosa fare. La scorsa estate ho deciso di riavvicinarmi a casa e questo, adesso, è ciò che più conta”.
LA CARRIERA
Eugubino doc, ha giocato in B ma non ha mai vestito la maglia del Gubbio
Come lui, nessuno mai: Renzo Tasso è il giocatore eugubino che negli ultimi 30 anni è riuscito a toccare le vette più alte del calcio italiano, pur senza mai esordire in Serie A. Cresciuto calcisticamente nel vivaio dell’Edilcemento (oggi Atletico Gubbio), milita anche nel vivaio dell’Inter, poi a metà degli anni ‘90 approda al Perugia dopo una grande stagione al Gualdo in C2. L’anno successivo è titolare in B, poi inizia un lungo tour che lo porta a toccare piazze come Casarano, Ascoli, Como, Fidelis Andria e Padova fino all’approdo a Rimini (voluto da Acori) nella stagione 2003-04.
È uno dei simboli dei biancorossi che dopo tanti anni tornano in B e dopo 4 stagioni si trasferisce al Bellaria (C2) collezionando altre due salvezze. La scorsa estate decide di avvicinarsi definitivamente a casa, ma dopo soli 4 mesi lascia la Pontevecchio per approdare a Bastia.
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