Bastia

“Bastia, più sicurezza e meno tasse”

Il dibattito La replica dell’assessore dell’Assetto del territorio Fratellini al presidente della Cna, Cozzali
Presto la rete wireless per la videosorveglianza e 10 telecamere su punti sensibili

BASTIA UMBRA – Da queste colonne Lorenzo Cozzali, presidente della Cna che tra Bastia e Assisi associa e rappresenta oltre 400 imprese tra artigianato ed industria ha lamentato il fatto che negli ultimi anni si è assistito ad un continuo aumento delle imposte locali. Per Francesco Fratellini, vice coordinatore del Popolo della Libertà e assessore all’Assetto del territorio, è vero il contrario: le tasse a Bastia sono diminuite e non aumentate.
“La prima cosa che ha fatto l’Amministrazione di centro-destra appena insediata – spiega Fratellini – è stata quella di abolire la tassa di scopo che gravava soprattutto sulle attività produttive e i commercianti. Dal 2009 inoltre la Tarsu (tassa sui rifiuti) è rimasta invariata e lo rimarrà anche per il 2012, anche se una gestione inadeguata del sistema regionale ha prodotto, a carico delle amministrazioni, un aggravio di costi che solo nel 2011 è stato stimato in 150mila euro, che tuttavia sono stati recuperati attraverso la revisione ed il controllo dei servizi erogati. Il conto presentato dal gestore nel 2011 grazie a questo si è ridotto di circa 360mila euro”. Cozzali ha anche richiesto che vengano aumentati o sviluppati nuovi servizi tra cui la video sorveglianza.
Assessore, ha qualcosa da obiettare al riguardo?
“Se è vero che i privati – sostiene Fratellini – non possono mettere sotto controllo aree pubbliche, è altrettanto vero che il Comune non può mettere sotto sorveglianza aree private. Quindi l’amministrazione deve mettere in campo un sistema che controlla le via d’accesso alla città per tutelare la sicurezza di tutti i cittadini. La collocazione delle telecamere poi va fatta tenendo conto delle zone più a rischio e non di esigenze se pur legittime di una sola categoria. Il progetto di videosorveglianza, che è in fase di ultimazione, è stato reso possibile grazie a 19mila euro di contributi regionali ai quali sono stati aggiunti altri 32mila euro di fondi comunali. Nei prossimi giorni – prosegue – sarà inaugurata la rete wire-less dedicata alla videosorveglianza con dieci telecamere collocate su punti sensibili del territorio quali scuole, cimiteri, giardini pubblici, incroci. Se alcuni cittadini volessero mettere sotto controllo una particolare via, grazie all’infrastruttura comunale, potranno ’donare’ al Comune una telecamera installata che sarà inserita nel monitoraggio del centro di controllo pubblico. Un esempio di sussidiarietà orizzontale con la collaborazione tra . 40% i pubblico e privato per soddisfare una necessità comune”.
E’ stato affermato che è uno spreco di risorse il fatto che ogni capannone abbia il suo sistema di videosorveglianza e il suo servizio di vigilanza. Che ne pensa?
“Condivido, ma il Comune non può sopperire alle carenze dei privati. Ritengo che sia compito, soprattutto delle associazioni di categoria, individuare e favorire forme idonee a fare in modo che le aziende di una zona si consorzino tra di loro al fine di ottenere dagli istituti di vigilanza servizi migliori e a costi più bassi. L’amministrazione deve fare la sua parte, ma non può sostituirsi ai privati”.
Perché le associazioni di categoria non promuovono un accordo tra i loro associati in modo da sommare le risorse che impegnano per la vigilanza e ottenere un servizio dedicato e più incisivo sul territorio? In conclusione, qual è il suo giudizio sulla zona industriale di Bastia?
“E’ un fiore all’occhiello a livello regionale e dispiace che ci siano imprenditori che ne sviliscono l’importanza. Lo dico nella consapevolezza che la sua realizzazione è opera delle passate amministrazioni. L’approvazione dell’area è peraltro avvenuta all’unanimità, segno evidente che quando si persegue il bene comune, non esistono divisioni politiche. La stessa zona industriale è ben servita dalla viabilità e le infrastrutture sono all’altezza come il decoro delle aree che ha subito notevole vantaggio dalla messa in campo del “porta a porta” dei rifiuti con conseguente rimozione dei cassonetti stradali ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: zero rifiuti abbandonati”.

di MASSIMILIANO CAMILLETTI

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