Bastia

Bastia, pista ciclabile: presto la fine dei lavori

Per quanto riguarda le aree industriali, la Giunta sta per approvare la variante definitiva

L’assessore Marchi rassicura sul futuro degli impianti sportivi


LISA MALFATTO
BASTIA UMBRA – Piste ciclabili e Piano degli Insediamenti Produttivi: che fine hanno fatto? La domanda è del capogruppo comunale di Forza Italia-Pdl Fabrizio Masci che ricorda che nel 2006 il suo gruppo ritirò una mozione sul concorso di idee per le piste ciclabili dopo che l’assessore ai lavori pubblici, Moreno Marchi, aveva assicurato l’imminente presentazione al consiglio di un piano per le piste ciclabili presidisposto dal suo ufficio. “Promettere e non mantenere è una prassi di quest’amministrazione, -sostiene Masci- sono passati ormai due anni, ma del piano nemmeno l’ombra”. L’attesa è da far risalire ad un “problema autorizzativo circa il piano edilizio ex Rossi, ormai passato a “Passeri” – risponde Marchi che assicura: “partiremo molto presto con la pista ciclabile di via Vittorio Veneto. Per il piano complessivo, aspettiamo la firma della convenzione e poi partiamo con il progetto. Inseriremo nel Piano urbano complesso anche la qualificaizone di via Roma con piste ciclabili e percorsi pedonali. Stiamo lavorando anche per quanto riguarda la revisione generale della viabilità bastiola: non solo piste ciclabili in arrivo, ma anche riqualificazione dei parcheggi e rielaborazione dei sensi unici”. Che dire, invece, di quelle che il capogruppo azzurro definisce “peripezie della zona industriale di Ospedalicchio, con quattro anni persi inutilmente mentre le aziende attendono risposte”?.
“Il piano inediamenti produttivi, afferma Masci, sembra ancora al “palo”: nonostante a fine febbraio ci sia stato il definitivo pronunciamento, al’unanimità, del consiglio comunale che ha scelto la via del Pip, non è ancora approdato in commissione e tanto meno in consiglio comunale il relativo regolamento o almeno la bozza. Non vorrei che si stia attuando ancora una volta una strategia dilazionatoria per aggirare la volontà del consiglio comunale. Ricordo- continua Masci- che l’assessore Tabarrini aveva assicurato a tutti consiglieri comunali che, appena trascorsi i termini per il preavviso di esproprio dei terreni interessati, si sarebbe discusso il regolamento del Pip.
Visto che la versione definitiva, richiede una riflessione e un dibattito serio prima del’approvazione, per evitare i noti problemi speculativi che si sono verificati nella realizzazione della zona industriale a sud della superstrada, perché ancora non è stata presentata ale forze politiche una bozza di questo regolamento? Perché la stessa non viene consegnata alle opposizioni per studiarla e poi confrontarsi in commissione? Probabilmente – conclude il capogruppo – dovremo ancora appellarci all’art 26 del regolamento e chiedere per l’ennesima volta la convocazione del consiglio comunale sull’argomento. Intanto gli imprenditori aspettano”. L’assessore al commercio ha risposto spiegando che la variante non è stata approvata duranque l’ultima seduta del consiglio, in quanto non erano ancora stati notificati i termini per l’espropoprio dei terreni e che la pratica in questione approderà nel prossimo consiglio, previsto entro la prima decade di giugno. “Approderà in qualità di definitiva approvazione della variante da terreno agricolo compromesso a terreno industriale – dice Tabarrini – il che comporta che si specifichi lo strumento attuativo della variante stessa: strumento che, in quella sede, sarà il Pip e, da quel giorno, inizieranno i confronti sulla pianificazione, anche dal punto di vista del regolamento dell’assegnazione”.

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