biavatidi NICOLA AGOSTINI

BASTIA – Il Bastia riparte con Lamberto Magrini in panchina. Oggi arriverà l’ufficialità ma intanto ieri il sindaco Ansideri ha consegnato al presidente Paolo Bartolucci la fidejussione di 31 mila euro che oggi verrà consegnata a Roma per l”iscrizione della squadra in serie D. Tutto è bene quel che finisce bene insomma ma il notaio Mario Biavati, che si è impegnato in prima persona per la fidejussione, insieme agli imprenditori Massimo Biarella e Renzo Forini che hanno contribuito a loro volta all’iscrizione, attacca: «Credo che un plauso vada al sindaco e gli altri assessori che si sono tenacemente impegnati (da Fratellini, Renzini e Fortebracci) per convincere chi ha dato una mano ad iscrivere la squadra a compiere un gesto di responsabilità verso la città e i cittadini bastioli. Quasi un dovere di patria perché, posso affermarlo anche a nome degli altri, nessuno aveva il desiderio di assecondare le richieste dell’ attuale proprietà, anche alla luce degli ultimi comportamenti». Che tradotto significa?
«Che è irritante leggere in questi giorni che, da una parte, si sprecano energie serie e anche economiche per consentire l’iscrizione e dall’altra parte si va avanti come se nulla fosse accaduto, dando per scontato che un sindaco si adoperi per come si è adoperato, che ci siano dei soggetti pronti in qualunque momento a richiedere fideiussioni, tanto poi una volta iscritta la squadra tutto finirà a tarallucci e vino e alla “volemose bene”. Di scontato c’è che oggi il Bastia non si sarebbe potuto iscrivere.
Ma ciò è secondario, meglio far finta di niente prendere allenatori, contattare giocatori, direttori sportivi, organizzare cene sul lago a base di pesce. Tanto al resto c’è chi ci pensa. Almeno si fosse aspettata l’iscrizione prima di intraprendere qualsiasi iniziativa tecnica e sportiva».
Biavati è un fiume in piena. «Progetti per il futuro? Nessuno, il mio impegno si ferma qui. I progetti spettano ad altri e certamente né a me né, penso, a coloro che hanno consentito la sopravvivenza del Bastia. Mi sono disamorato del calcio e non avrebbe potuto essere altrimenti dopo quello che tutti abbiamo vissuto e tratto da questa esperienza, Ma basta con le polemiche. Voglio solo ringraziare pubblicamente Massimo Biarella e Renzo Forini perché senza di loro oggi il Bastia, forse, non sarebbe più esistito».

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