Calcio serie D
Oggi che la ripresa sembra all’orizzonte, continua l’incertezza. Non si sa ancora quale è l’esito del campionato, sospeso a fine febbraio e in attesa di decisioni concrete. A Bastia oltre a questi problemi la preoccupazione più grande riguarda il futuro. «Per parte mia – sottolinea il presidente Sandro Mammoli – per andare avanti è necessario considerare chiuso il passato e
consentire ai dirigenti delle società di programmare il futuro. Se lo sport ha qualche incertezza, l’economia è in pesante crisi, una situazione di cui dobbiamo tenere conto. Voglio dire a tutti con chiarezza: se nelle prossime settimane non dovessero emergere nuove collaborazioni e risorse finanziarie aggiuntive, non mi resterà che lasciare. Si sono fatti avanti
personaggio da fuori disponibili a prendersi il Bastia calcio; tentativi che negli anni scorsi sono caduti nel vuoto. Non mi entusiasma questa prospettiva, ma con le attuali risorse è impossibile ricominciare». Il Bastia ha un patrimonio di giovani che può essere una risorsa aggiuntiva, con oltre 300 ragazzi. «Il problema è tutto nella prima squadra – aggiunge
Mammoli –. Per chiudere la stagione dovrò saldare due mensilità arretrate. E’ una cosa normale che, nell’attuale contesto economico, diventa pesantissima che grava solo sulle mie spalle». m.s.
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