Bastia

Bastia, Lombardi va avanti ma senza la Margherita

L’assemblea degli iscritti dl ha ratificato la decisione di uscire dalla maggioranza


Forza Italia, intanto, chiede le dimissioni del sindaco


Fi accusa: “II sindaco  è ostaggio dei Ds e dei loro interessi”
II nuovo assessore ai Lavori pubblici sarà probabilmente Marchi (Ds)


MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – Ieri pomeriggio, alla presenza del vicecoordinatore regionale Sauro Cristofani, l’assemblea degli iscritti della Margherita ha ratificato, a maggioranza, la decisione (già espressa da Bocci e dall’esecutivo locale) di uscire dalla coalizione al governo della città in risposta all’iniziativa “unilaterale” del sindaco, valutata “politicamente irresponsabile e gravissima”, di ritirare le deleghe all’assessore dl all’Urbanistica Clara Silvestri. La segreteria ds, riunitasi giovedì, ha invece ribadito, con l’eccezione di Enrico Lepri, pieno sostegno all’azione intrapresa dal sindaco con il licenziamento, oltreché della Silvestri, dell’assessore della Quercia Antonio Criscuolo. A questo punto è ragionevole prevedere che Lombardi provvederà a breve a nominare il nuovo assessore ai Lavori pubblici, (con ogni probabilità sarà il capogruppo dei ds Moreno Marchi a prendere il posto di Criscuolo), mentre tratterrà per sé la delega all’Urbanistica in attesa che lo strappo annunciato si consumi con atti concreti in consiglio comunale (con l’assenza dei due consiglieri o con il loro voto contrario ai provvedimenti della maggioranza) e/o in giunta (magari non votando l’approvazione del bilancio consuntivo 2005). Quando lo strappo si sarà consumato sul campo, e sempre che il passare del tempo non lavori a favore della ricucitura, il sindaco, preso atto della difficoltà ad andare avanti con una maggioranza troppo esigua (un solo voto in più in consiglio comunale), potrebbe ridisegnare l’esecutivo aprendo ad altre forze come le liste civiche e Rifondazione comunista al cui capogruppo Luigino Ciotti ha già prospettato l’intenzione di assegnare la presidenza della commissione urbanistica. Alla luce di questi fatti dal gruppo Forza Italia-Cdl giunge al primo cittadino l’invito a dimettersi. “Lombardi – afferma il capogruppo Fabrizio Masci -, dimenticando di aver ricevuto il mandato dai cittadini e non dai Ds, continua ad essere un sindaco non libero, ostaggio e prigioniero di chi non persegue gli interessi della città, ma solo ed esclusivamente interessi personali. Egli, togliendo la fiducia a due assessori, l’ha tolta anche a se stesso, perché se colpe e mancanze ci sono, vanno addebitate soprattutto a chi ha guidato la squadra: è lui che si è dimostrato politicamente incapace di amministrare e quindi deve avere il coraggio di dimettersi e rimettere il mandato nelle mani dei cittadini. Lombardi è il sindaco di tutti e non può accettare di rimanere inerme difronte alla guerra intestina tra le tante e molteplici fazioni della Quercia che lo costringe a repentini e contraddittori cambi di direzione.
Caro sindaco si dimetta”.

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