La questione diventa anche un caso politico: L’opposizione: «Disorganizzazione del Comune»
La replica del sindaco: «Facciamo il possibile ma non possiamo essere un’agenzia di viaggi»

IL CASO

BASTIA UMBRA Uscite didattiche annullate nelle scuole dell’infanzia e primarie. A denunciarlo sono sei consiglieri comunali d’opposizione, che puntano il dito contro la nuova amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Erigo Pecci, accusandola di disorganizzazione, mancanza di programmazione e insensibilità verso i più piccoli. Secondo quanto dichiarato dai consiglieri Fabrizio Raspa, Catia Degli Esposti, Giulio Provvidenza, Moreno Ricci, Stefano Santoni e Francesca Sforna, numerose classi si sarebbero viste cancellare uscite didattiche già programmate per i mesi di aprile e maggio, a causa di una presunta «mancanza di mezzi di trasporto».

I consiglieri parlano di «completo abbandono della scuola», dove le docenti insieme ai genitori avevano lavorato per tempo alla pianificazione delle attività, ora svanite nel nulla. «Siamo davanti a una giunta che promette molto e realizza poco dichiarano è inaccettabile che le famiglie debbano supplire con soluzioni alternative a spese proprie, mentre i bambini vengono privati di esperienze educative fondamentali per la loro crescita».

La risposta dell’amministrazione comunale non si è fatta attendere: «L’organizzazione delle uscite didattiche rientra nella competenza diretta delle scuole. Tuttavia, nonostante non sia obbligo dell’ente, l’amministrazione ha comunque garantito, anche quest’anno, due uscite per classe (entro i 12 chilometri per tratta), sostenendo il costo del trasporto laddove possibile». Il Comune ammette che nelle ultime settimane c’è stata una concentrazione eccessiva di richieste nelle stesse giornate, rendendo impossibile soddisfarle tutte. La soluzione proposta: spalmare le uscite su un periodo più ampio. «Non siamo un’agenzia di viaggi – ha dichiarato il sindaco Pecci – ma un’amministrazione responsabile, che deve fare i conti con le risorse disponibili e garantire prima di tutto i servizi essenziali». Il sindaco ha anche ricordato che il Comune ha sostenuto 93 uscite scolastiche da inizio anno e che eventi speciali come Agriumbria e l’incontro con l’astronauta Guidoni sono stati garantiti con sforzi straordinari.

«È nostro dovere amministrare con responsabilità – afferma Pecci – ed evitare sprechi per poter garantire diritti a tutti, soprattutto ai più fragili». L’opposizione accusa il Comune di eludere il vero problema: l’assenza di comunicazione preventiva e una scarsa capacità di programmazione. «Se si fossero forniti dati chiari sin dall’inizio affermano i sei consiglieri si sarebbero potute diluire le uscite durante l’intero anno scolastico, evitando l’annullamento in blocco». I consiglieri respingono con fermezza le accuse di strumentalizzazione politica: «La nostra voce rappresenta quella di genitori delusi e insegnanti demotivati, traditi da un sistema che predica inclusione e partecipazione, ma si chiude a ogni forma di confronto», La querelle finisce così per mettere al centro della scena la scuola che invece dovrebbe essere tutelata come luogo di crescita, formazione e diritti.

Massimiliano Camilletti

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