Eccellenza “A Massa sette minuti di recupero e il gol avversario, possibile che gli arbitri sono scarsi solo con noi?”
Il presidente dopo il ko con la Nestor: “Il rigore? Non ci credeva nemmeno l’allenatore della Nestor”
di Enrico Fanelli
BASTIA UMBRA Quando le cose non vanno come si vorrebbe, spesso contro la propria volontà, si prova a tenere tutto dentro, ma prima o poi accade che non si riesce più a farlo. La sconfitta casalinga del Bastia contro la Nestor, giunta anche a causa di alcuni episodi piuttosto contestati, ha letteralmente fatto perdere le staffe al presidente Sandro Mammoli che, contattato telefonicamente, non le ha certo mandate a dire.
Il suo stato d’animo è tutto un programma: “A me non piace lamentarmi o creare alibi, ma siamo arrivati alla quarta di ritorno ed è evidente che ci sia qualcosa che non funziona. Si dice che gli arbitri siano scarsi, ma non lo possono essere solo contro di noi“.
Il patron biancorosso allude a qualcosa in particolare: “Forse ce la vogliono fare pagare. Così, però, si fa male non solo a noi, ma anche alla città di Bastia“.
Il rigore concesso ai marscianesi è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Il loro allenatore non credeva che lo avesse fischiato. E’ stata una presa in giro per tutto l’ambiente. Ma già a Massa Martana era successa una cosa simile, poi sono stati concessi 7′ di recupero ai padroni di casa che hanno pareggiato“.
Poi una rivelazione: “Ho saputo che l’arbitro prima di uscire dallo stadio aveva ammesso di essersi sbagliato.
Ma cosa vuoi dire? Per il bene di tutti posso anche dimettermi, questo calcio porta via denaro e molto altro. Ribadisco, quella di domenica è stata una vera vigliaccata, non vedo altra spiegazione“.
Mammoli è davvero un fiume in piena: “Domenica è stata una partita bruttissima, che non avrebbe dovuto vincere nessuno. Abbiamo una squadra inesperta, ci picchiano in continuazione e sono esclusivamente i nostri giocatori a prendere le ammonizioni. Cosa che al contrario avviene per alcuni avversari esperti, che vengono addirittura trattati dagli arbitri come se fossero figli loro. Come se ne esce? Se lo sapessi lo avrei già fatto. Due anni fa sono stato fatto retrocedere in modo assurdo e sono stato zitto, ora basta“. Amare le sue conclusioni: “Non voglio pensar male perché altrimenti non potrei far parte di questo mondo. Non ho intenzione di mollare, ma se qualcuno ce l’ha con me mi chiami e chiariamo. Comportarsi in questa maniera non ha senso, nella maniera più assoluta“. C’è ora da vedere quali saranno le reazioni a queste parole dure e piene di amarezza.
comments (0)
You must be logged in to post a comment.