Bastia

BASTIA LA SFIDA DEL PRIMO CITTADINO Gioco d’azzardo e «new slot» Limitati gli orari di accesso

IL GIOCO d’azzardo è materia di competenza del sindaco oppure il primo cittadino deve limitarsi a disciplinare il comparto che è di competenza dello Stato? Una domanda che solo in apparenza è accademica; in realtà ha implicazioni concrete. Stefano Ansideri da quando è diventato sindaco ha anche mostrato di non tirarsi indietro di fronte alle sfide del tempo moderno. Il gioco d’azzardo è tra queste; da giugno il sindaco ha ingaggiato un confronto, anche duro, con i centri sociali, solo due in realtà, che accolgono le ‘new slot’. Una partita ancora aperta almeno fino a dicembre, quando verranno a scadenza le convenzioni e l’amministrazione comunale potrà rinegoziare le intese. Intanto, però, Ansideri ha voluto limitare gli orari di accesso alle ‘new slot’ negli esercizi pubblici. Una decisione che ha ridato fiato ai critici, i quali ravvisano un accanimento del sindaco contro giochi e gestori. Il gruppo consiliare del Pdl esprime sostegno al sindaco e alla sua azione di contrastare il gioco d’azzardo, perché mette a rischio molti soggetti socialmente deboli. Il Pdl di Bastia ricorda che «l’ordinanza nasce dall’esigenza di arginare il problema e l’allarme sociale connesso ai giochi con premi in denaro, che vede coinvolti padri e madri di famiglia, ma anche giovani trascinati da questo fenomeno». Inevitabile la polemica politica nei confronti del Pd, in particolare accusato per aver parlato di ‘ricatto’ del sindaco nei confronti dei centri sociali, da parte di chi dichiara di condividere la scelta di limitare l’uso delle macchinette mangiasoldi, ma al contempo di volerle mantenere nei centri sociali per garantire i proventi a favore dei gestori. 
Nazione-2010-11-18-Pag13

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