LA PIOGGIA incessante non solo ha compromesso le uscite fuori porta, ma ha creato problemi anche a chi è rimasto in casa. Nel giorno di Pasqua si è rinnovata la tradizionale Rinchinata, l’incontro tra le statue della Vergine Maria e del Cristo Salvatore. L’appuntamento si è ripetuto, ma all’interno della chiesa di San Michele Arcangelo. Come sempre al termine della Messa vespertina pasquale la Confraternita della Buona Morte ha guidato il sincronismo della Rinchinata che, riuscendo in maniera perfetta, è un segnale di buon auspicio, in tempi tutt’altro che facili. Rinviata, invece, a domenica 6 aprile la tombola di Pasqua, organizzata dalla Proloco nella centrale piazza Mazzini. Il parroco don Francesco Fongo davanti alla folla dei fedeli non ha rinunciato a lanciare messaggi importanti.


TRA GLI ALTRI la constatazione che Bastia, ormai prossima al traguardo di 21mila abitanti, è una città con le ambizioni di essere punto di riferimento per un vasto territorio, ma anche con un problema di identità con molti dei suoi abitanti che non si conoscono. Occorre essere una comunità che condivide gli stessi obiettivi, ha detto, praticando valori condivisi.


HA CHIESTO ancora una volta attenzione per i valori e le tradizioni cristiane, come aveva fatto una settimana fa rilevando le difficoltà del rito della domenica delle Palme per la concomitanza della fiera nella centrale piazza Mazzini. Un appello, questo, che non è caduto nel vuoto e l’amministrazione comunale, che aveva già dato segnali di attenzione, ha confermato la volontà di rispettare le priorità nel programmare gli eventi fieristici.


«LO FAREMO — ha detto l’assessore Andrea Tabarrini — a fine aprile quando riparleremo del calendario delle aperture domenicali dei negozi».
m.s.

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