Bastia

Bastia, la Cgil chiede lumi su fusione Mignini-Petrini e «manovra»

ANCHE LA CGIL, dopo la Cisl, giudica negativamente la manovra finanziaria del Comune e dichiara la disponibilità ad affrontare la questione con l’amministrazione del sindaco Lombardi (nella foto). Da sottolineare che Bastia è stato il primo Comune umbro ad approvare la manovra finanziaria il 29 dicembre 2007. La presa di posizione sindacale è arrivata dai delegati Cgil di Assisi-Bastia che sollecitano incontri con i Comuni prima dell’approvazione dei bilancio. Per quanto riguarda Bastia, la Cgil chiede un confronto immediato per una ‘profonda modifica della manovra’ introducendo l’esenzione delle fasce di reddito più basse dagli aumenti tariffari. A preoccupare il sindacato, inoltre, sono le conseguenze dell’ accorpamento delle aziende Petrini e Mignini, formalmente avvenuto a gennaio. A questo fine ieri le Rsu aziendali degli stabilimenti di Bastia ed Assisi e le segreterie regionali di Flai-Cgil e Uila-Uil hanno incontrato l’assessore regionale Mario Giovannetti per sollecitare l’interessamento diretto all’operazione. Sarebbero a rischio i livelli occupazionali, minacciati dal processo di accorpamento. I sindacati chiedono, in particolare al Comune di Bastia di vigilare sul percorso per la modifica di destinazione d’uso dell’area industriale nella quale insistono gli stabilimenti Petrini. All’interno, rilevano, oltre al mangimificio insiste la Molino Spigadoro, “che non dovrebbe essere interessata dalla vicenda, ma che in caso di modifica del Prg potrebbe subire ripercussioni”. Si teme, insomma, che la ‘fase urbanistica’ possa essere portata a termine a spese dei dipendenti della Petrini.
M.S.

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