Il pari di Urbanelli serve a poco. La società biancorossa conferma la fiducia al mister ma sceglie il silenzio-La Flaminia passa 2-1 con De Cesare. Sciamanna finisce in ospedale
BASTIA UMBRA – Solo cenere e carbone sotto l’albero per un irriconoscibile Bastia,battuto 2-1 dal fanalino di coda Flaminia. E’ molto pesantela vittoria centrata dal complesso di Lillo Puccica, ottenuta grazie ad una doppietta di Ciro De Cesare, un giocatore inossidabile visto le sue 41 primavere. Il suo pregevole calcio di punizione proprio negli ultimi
istanti del match ha spedito il Bastia nel tunnel della crisi. Una parte del suo generoso pubblico (sempre meno numeroso), ha gridato, subito dopo il fischio finale tutto il suo disappunto nei confronti del tecnico Rosario Scarfone, invitato a farsi da parte.La società sembra però che gli abbia rinnovato piena fiducia. La squadra e lo stesso allenatore sono rimasti
chiusi nello spogliatoio a lungo ma sui contenuti del confronto nulla è trapelato all’esterno.Rispetto alla generosa e per molti versi sfortunata prestazione di Ponte San Giovanni,il Bastia ha avuto una netta involuzione in negativo compiendo un deciso passo indietro. La sua manovra solo una volta in occasione del momentaneo pareggio di Urbanelli, ha
avuto il suo giusto sbocco. Il più delle volte è stata facilmente neutralizzata dall’attenta retroguardia ospite che
pur disputando granparte dell’incontro in inferiorità numerica non ha concesso nulla agli avanti locali. Dopo un timido tentativo di Ciccioli di testa la gara si è interrotta al 13′ per soccorrere lo sfortunato Sciamanna che, cadendo a terra, si è lussato l’avambraccio destro. Poco dopo, però, gli ospiti passavano in vantaggio:Taverna mandava al centro un pallone apparentemente innocuo, la difesa locale sembrava impietrita e facile a quel punto per Di Cesare spingere in porta. Si attendeva a quel punto una reazione del Bastia che non arrivava, anzi erano ancora i rossoblù di
Civita ad insidiare Biscarini con Luciani. Solo al 29’ ci provava timidamente Urbanelli. Gara finita anzitempo per Bricchetti in seguito ad un fallo su Urbanelli. Decisione questa apparsa a molti esagerata.Nel secondo tempo il Bastia rientrava sul terreno di gioco almeno più determinato ed Invernizzi al 7′ non trovava di poco la porta. Entrava Colosimo e il suo ingresso vivacizzava la manovra.Lo stesso giocatore ci provava in due occasioni senza fortuna e dopo una conclusione di Fabris, il Bastia ristabiliva il risultato. Colosimo recuperava un pallone al limite e dava a Sedivec,
abile nel servire Urbanelli che in corsa piegava le mani al portiere. Al 49’scaduto da pochi secondi Di Cesare trasformava in oro colato un calcio di punizione dal limite.
di Leonello Carloni
BASTIA (4-4-2): Biscarini 5,5, Ciccioli 5,5 (10′ st Colosimo 6,5), Arcioni 5,5, Bigi 5,5, Mariani 5,5;Galli 5,5, Fabris 6, Oresti 5,5, Battistelli 5,5 (20′ st Sedivec 6); Urbanelli 6,5, Invernizzi 5,5. All.Scarfone 5.
FLAMINIA (4-5-1): Nasti 6, Sinni6, Bricchetti 5,5,Gilardi 6, Cota 6,5; Scortichini 6 (19′ st Borromei 6),Buono 6,5, Luciani 7, Sciamanna sv (14′ pt Pieri 6,5), Taverna 6,5 (36′ st Carmelingo sv); De Cesare 7,5. All. Puccica 7.
ARBITRO: Perrotti di Campobasso 5.5 (Colizzo,Rabotti)
RETI: 16′ pt e 49′ st Di Cesare; 33′ st Urbanelli.
NOTE: Espulso Bricchetti. Ammoniti Oresti,Urbanelli, Scortichini, Buono, Borromei.
SPOGLIATOI
Bartolucci nero: tutto può succedere
BASTIA UMBRA -L’attenzione dei presenti davanti agli spogliatoi è stata anche per lo sfortunato Sciamanna appena tornato dall’ospedale di Assisi dove gli sono stati prestati i primi soccorsi.Anche il medico del Bastia, Francesco Andreani, si è subito mobilitato per soccorrere il giocatore e la cosa ha fatto molto piacere alla dirigenza ospite. Bocche cucite invece nel Bastia, serrata nello spogliatoio. E’toccato allora a Doriano Aglini riassumere la gara e il delicato momento. “Sconfitta inaspettata e anche giusta – ha confermato -, la squadra non è scesa in campo con la giusta determinazione e con lo scorrere del tempo non ha trovato mai la giocata giusta, un vero peccato”. Come saranno utilizzate queste due settimane di sosta? “Lavorando con più intensità”. Ha detto e alla domanda “ancora con Scarfone”? Aglini ha ribadito che il tecnico è il meno colpevole di questa inaspettata sconfitta. Lunga invece è stata l’attesa per poter vedere l’uscita del presidente dallo spogliatoio. Tutto inutile: Bartolucci, scuro in volto, si è trincerato in un silenzio tutto da interpretare. Ma la sensazione è che tutto può accadere durante questa lunga sosta.
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