Raddoppiate le verifiche da parte di Municipale, Asl e Arpa E oggi, a Costano, nuovo incontro del Comitato per l’ambiente
BASTIA UMBRA – La terra e l’acqua sono la vera ricchezza di un territorio, un bene inviolabile.Bastia Umbra e le sue frazioni si trovano, da anni, a combattere contro la piaga dell’inquinamento.Una battaglia che sembra lungi dall’essere conclusa. Prova ne è il fatto che nell’ultimo anno i controlli relativi a problematiche di tipo ambientale, da parte di Polizia municipale, Asl e Arpa, sono aumentati.Nell’anno che si è appena concluso sono raddoppiati rispetto al 2010 gli interventi relativi a igiene e sanità su richiesta dei privati, in particolare per la problematicità di inquinamento di pozzi privati e per controlli sanitari su discariche.Nello specifico si è passati dai 458 interventi del 2010 agli 866 del 2011. E, come detto, la lotta continua.Ma vediamo quali sono i veri nemici contro cui si combatte.Si va dagli interventi per discariche abusive, individuate lungo tutte le aree di campagna del territorio alle analisi della qualità dell’acqua dei pozzi, delle falde e dei corsi d’acqua. E, se riguardo al primo problema, come spiega il comandante dei vigili urbani, Giuliano Berardi, il problema è di più
facile soluzione, perché basterebbe un’attenzione maggiore da parte dei cittadini, in quanto la Gesenu è pronta a raccogliere e smaltire gratuitamente rifiuti anche ingombrati,il problema dell’inquinamento del terreno e dell’acqua richiede un’attenzione e azioni più mirate.Su questo fronte, comunque la guerra è già cominciata.In questi mesi le indagini ambientali nell’area compresa tra Assisi e Bastia Umbra, dove è stato riscontrato un inquinamento da composti organo-alogenati (tetracloroetilene e tricloroetilene) nelle acque sotterranee, si sono estesi
notevolmente. A tale riguardo,l’estate scorsa, la giunta regionale ha garantito un finanziamento di 80mila euro al Comune di Assisi,quale capofila tra i due Comuni,attingendo alle risorse comunitarie del “Por Fesr”.Non è stato, invece, ancora possibile accertare i responsabili dell’inquinamento che in questo caso è di natura chimica.
Si conosce invece l’origine della contaminazione dei pozzi in aree a forte attività zootecnica, come ad esempio Costano.Qui la concentrazione di azoto nell’acqua rende, in molte zone,inutilizzabili i pozzi. Ciò che serve, in questo caso, è dunque un riequilibrio della natura attraverso un bilanciamento degli scarti di natura biologica che si riversano sul territorio.
Impianto a biogas, nuova assemblea a Costano. Il Comitato per l’ambiente di Costano, non si perde d’animo. Dopo il rinvio delle decisioni riguardanti la costruzione dell’impianto a biogas da parte della conferenza dei servizi,oggi alle 10.30, presso il centro sociale della frazione di Bastia, è in programma un nuovo incontro pubblico.Nello specifico il Comitato, assolutamente contrario alla costruzione della centrale, aggiornerà i cittadini sulle novità acquisite in questi giorni e sulle prossime mosse che ha intenzione di compiere al fine di bloccare un’istallazione che avrebbe un forte impatto ambientale.Il Comitato di Costano ribadisce il suo “no” all’impianto a biogas:«No, grazie: abbiamo già dato, è lo slogan che guida il gruppo a cui aderisce gran parte della popolazione.

di FRANCESCA BENE

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