la zarinaSabato 03 maggio alle ore 16:00 presso la Sala delle suore Benedettine in Via Garibaldi a Bastia si terrà un incontro con Claudio Lattanzi l’autore del libro La Zarina. “Dal feudo dell’Umbria rossa al cuore del potere”(2014), “biografia non autorizzata di Maria Rita Lorenzetti” (definizione dell’autore) l’enfant prodige della sinistra Umbra eletta giovanissima sindaco di Foligno e per un decennio, governatore della Regione. L’autore Claudio Lattanzi e’ nato ad Orvieto nel 1970, laureato in scienze politiche all’università’ di Perugia, giornalista e cotitolare della casa editrice e agenzia pubblicitaria Intermedia. E’ inoltre autore di: “Orvietopoli. La casta, gli affari, la politica all’ombra della Rupe” (2010), “Scacco al monsignore. I retroscena e gli intrighi del caso Scanavino” (con Stefania Tomba 2011), ” La mafia in Umbria. Cronaca di un assedio. La prima inchiesta sulla penetrazione delle cosche nella regione del buon vivere” (2011). “I padrini dell’Umbria. Il sistema di potere che controlla la regione” (2013).

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  • La passeggiata la dovete fare sabato sera ad ascoltare Lattanzi così vi spiega il sistema umbria da SCARDINARE, un esercito di dipendenti pubblici in esubero, assunti al solo scopo di ottenere voti e incrementare il numero dei militanti. Un esercito che grava sulle spalle dei semplici cittadini, si permettono anche il lusso di fare campagne elettorali prendendo aspettative pagate da tutti i cittadini. La candidata sindaca (orrore per l’italiano), sembra venire da un altro pianeta, si trova catapultata sulla terra, sembra che dopo la gaffe sugli esodati, i pupari abbiano preso le contromisure e gli fanno imparare sempre il compito, ad Umbria Tv sapeva già le domande, lo capisce anche un bambino, parla a pappagallo intonata con l’arancione. Ansideri MERITA LA RICONFERMA ha AMMINISTRATO con molte risorse in meno ha mantenuto gli stessi servizi, anzi sono stati incrementati, non ha aumentato le tasse anzi sono diminuite, ha abbassato il carico di mutui del comune da 18 a 13 milioni.

    • Le riporto il commento che ho postato in un’altra discussione sugli esodati; la giornalista chiede : “Meglio un posto di lavoro per un giovane o un esodato in meno? Risposta (che continuate a far finta di non sentire): “Io direi che dovremmo cercare di ottenerli entrambi (lavoro in più ed esodato in meno sono sottointesi)”. Se si vuole continuare a capire solo quello che ci fa comodo e basta allora è inutile discutere.
      Per ciò che riguarda la parola SINDACA sarà un orrore per lei ma non di certo per l’italiano (verifichi pure sul sito dell’accademia della crusca o tramite l’associazione stessa)

  • Più vedo i sinistri di Bastia sempre vestiti tutti alla moda, con macchine da industriali vai a chieder chi sono e viene fuori che sono tutti dipendenti pubblici, chissà come mai tutti di quella parte, e dovrebbero difendere i cittadini che lavorano, mi sa che prelevano dai cittadini che lavorano.
    Speriamo che Lattanzi risvegli anche le coscienze Bastiole come ha fatto ha Spoleto e Foligno. Andiamo numerosi ad ascoltarlo.

  • Walterì la giornalista ha detto: MEGLIO UN POSTO DI LAVORO PER UN GIOVANE O UN ESODATO IN MENO; risposta EHEHE!!!????!!!! mumble mumble E SE L’ESODATO E’ UN GIOVANE!!!.
    Chiaramente si capisce che non aveva studiato chi erano gli ESODATI.
    Un giovane non può essere esodato, quello che riporti tu lo ha detto dopo nella grande sua confusione di quel momento.
    Per quanto riguarda la parola Sindaca per l’italiano è un orrore, l’Accademia della crusca ha detto che la lingua deve fare il suo corso non che la parola è italiano, la si può far passare per non essere discriminanti verso le donne.
    Concludo dicendo che comunque la vogliamo mettere è e resta una parola cacofonica.
    Vieni a vedere Lattanzi che ti informa su certe cose, ma forse le sai.

    • Sulla cacofonia non posso contraddirti d’altronde l’uso non è consueto e da qui ne deriva tutta la “cacofonia” che si vuole. Il fatto che ci sia un ordine delle risposte è cosa nuova per me inoltre mi sembra evidente il significato della risposta, tuttavia si dice che ognuno è responsabile di ciò che dice non di ciò che gli altri vogliono capire. Non so se riuscirò a venire ma di certo non avrò problemi ad acquistare il libro ed informarmi anzi sono curioso di sapere cosa vi è riportato.

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