Bastia

Bastia, il «Progetto Giovani» autofinanziato vale 30 euro a famiglia

CAMPAGNA 
Sostenuto dal vescovo il parroco Don Francesco scrive a ‘genitori e nonni’ sugli spazi di socialità


 
“CARI GENITORI e cari Nonni, sono il vostro parroco Don Francesco a scrivere”. E’ l’esordio della lettera con cui don Francesco Fongo chiama le famiglie bastiole, in particolare, genitori e nonni, ad uno sforzo straordinario per migliorare le condizioni di adolescenti e giovani: 30 euro per ogni famiglia, il contributo auspicato che, anche in un momento di ristrettezze generali, appare uno sforzo possibile. L’obiettivo è di rinforzare le strutture da dedicare ai giovani, dove gli stessi possano trascorrere le ore di libertà, dove dialogare e divertirsi, dove confrontarsi con un sacerdote o altri giovani più maturi per riproporre degli ideali e dei valori. Gli spazi da migliorare sono il gazebo del Centro S. Michele e il terreno che circonda il ‘prefabbricato’. Il Gazebo necessita di una “chiusura apribile” per utilizzarlo nei mesi invernali; il terreno è necessario acquistarlo, ora che scade il Comodato con le Suore Spagnole, dopo il terremoto. La richiesta del contributo spiega don Francesco è necessaria perché, “dopo tanti interventi dovuti al terremoto, la parrocchia, che vive delle offerte della gente, non ha disponibilità economiche”. “Ne vale anche la pena, dal momento — aggiunge il parroco — che stiamo approntando un “Progetto Giovani”, che vede la formazione di un Gruppo di Educatori che si porrà a servizio continuo degli adolescenti e dei giovani e la realizzazione di spazi utili, dove gli Adolescenti e i Giovani si possano ritrovare liberamente”.


LO SLOGAN della campagna, sostenuta in prima persona dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino (nella foto) che ha già stanziato un contributo, è: “Regaliamo un futuro ai nostri figli”.
m.s.

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