Eccellenza Il ds Marchi presenta il progetto dei giovani
“La società siamo io e Lombardi, stop…”
BASTIA UMBRA – Bastia è un cantiere aperto. C’è un progetto da iniziare, un’identitá da ricostruire… ma soprattutto, intanto, una stagione da finire. E la tavola “rotonda” di ieri, nell’ormai consueta cornice di “La Villa” di Bastiola, è stata proprio l’occasione per parlarne senza maschere. Alla presenza del sindaco Ansideri, dell’assessore allo sport, Franchi, e del vicesindaco Fratellini che si è più volte fatto intermediario tra amministrazione e la nuova società,il presidente Sandro Mammoli ed una grande fetta della dirigenza bastiola hanno presentato i progetti e gli auspici per il futuro. “L’alibi dei vecchi problemi non c’è più, eppure non sembra migliorata la situazione. – questa l’accusa di Mammoli, che non si nasconde e continua – La partecipazione è ancora in stato di cercasi e ad oggi la società siamo solo io e Graziano Lombardi. Stop. La societá va ancora formata: se a Bastia, oltre a me, qualcuno ha questo interesse. Se sono l’unico – ammette il Presidente – diventa dura. Il problema é questo: sembrano tutti sordi e ciechi.” A continuare l’esposizione è il direttore sportivo, Moreno Marchi, che ha illustrato un progetto fondato sulla valorizzazione del settore giovanile, con l’idea un iter tecnico unificato che tragga risonanza dalla connessione tra, appunto, la prima squadra e i più giovani, linfa vitale del Bastia, ma di qualsiasi società sportiva. Il miraggio è una deforme srl sportiva con quote di partecipazione da destinare a imprenditori locali o chiunque fosse interessato a dar lustro al “mondo” calcistico cittadino. Sul futuro si intravede il sereno, con alcune personalità dell’imprenditoria locale che hanno accordato, nel possibile delle condizioni economiche odierne, una rete di sostegni al progetto, purchè fondato su trasparenza, dedizione al sociale e soprattutto serietà.
Alberto Marino
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