Bastia: il diesse Montori si dimette

BASTIA UMBRA – Altro clamoroso colpo di scena nel Bastia. Ieri mattina il direttore sportivo Filippo Montori ha rassegnato le proprie dimissioni e, da quanto saputo,la sua imprevista decisione è di quelle irrevocabili. Montori ha tolto il disturbo con molta eleganza, adducendone i motivi di questa sua scelta, per divergenze tecniche non più compatibili conle sueidee calcistiche del club.E’ facile a questo punto intuire di un’avvenuta frattura, venuta alla luce in modo evidente con l’allenatore Rosario Scarfone. Montori, infatti, ha sempre ritenuto l’attuale organico a disposizione di Scarfone di buono spessore e soprattutto meritevole di una classifica diversa di quella attuale. Con Filippo Montori è saltato anche l’arrivo nel Bastia dato per ufficiale di Alessandro Cibocchi (1982). Il giocatore ex Ternana, dopo aver svolto a un allenamento, ha declinato a sorpresa l’offerta della società. Voci di corridoio dicono che alla base della frizione ci sialo scarso appeal cheil sostituto di Cibocchi, Iozzia, ha riscontrato nel tecnico e in Bartolucci. Il presidente Bartolucci, sorpreso dagli ultimi eventi, si è detto profondamente dispiaciuto della situazione venutasi a creare in un momento delicato della stagione e alla vigilia di un incontro di fondamentale importanza come il prossimo con il Fiesole Caldine. “Raddoppierò gli sforzi,il Bastia dovrà in tutti i modi salvarsi” ha detto.Dopo il precipitoso taglio del centrale difensivo Federico Maria Erba ex Castiglionese (sondato nei giorni scorsi dal Campobasso) e con Samuele Ciccioli fermato dal giudice sportivo, ora il tecnico Scarfone si ritrova con gli uomini contati in difesa, quasi da inventare totalmente.Per la sostituzione di Montori, già in serata è circolato il nome di Doriano Aglini, appassionato e competente dirigente di calcio,legato al presidente da una lunga amicizia. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni e se il vuoto lasciato da Montori sarà davvero colmato da un personaggio di così provata esperienza.

di Leonello Carloni