Bastia

BASTIA Il centrosinistra boccia la Giunta ‘Promesse tradite’

BASTIA Il centrosinistra boccia la Giunta ‘Promesse tradite’
E’ SEMBRATO uno scenario di fine legislatura quello disegnato dal centrosinistra per bocciare, sia sul piano politico che amministrativo, l’amministrazione Ansideri a poco più di cento giorni dal suo insediamento. Promesse elettorali tradite, sostanziale incapacità di governo e una maggioranza di centrodestra con evidenti divisioni interne sono le accuse mosse ieri mattina in conferenza stampa dal Pd, ma anche dagli altri partiti della sinistra non rappresentanti in consiglio comunale, IdV e Rifondazione comunista, ma non Sinistra e Libertà che non ha voluto condividere il tavolo con il Pd non avendo ancora superato gli attriti conseguenti all’esito elettorale. «Mentre la maggioranza e la giunta guardano ancora indietro — ha detto il giovane coordinatore del Pd Nicolò Velini — noi vogliamo guardare avanti e al futuro della città. Ci preoccupa la mancanza di risposte del sindaco agli impegni da lui stesso assunti in campagna elettorale». Il settore più trascurato è il sociale che, in seguito alle dimissioni di Bagnetti perché indagato dalla magistratura per le sue responsabilità di funzionario Arpa nella vicenda degli inquinamenti da allevamenti di suini, ancora oggi è senza un assessore. «E’ il settore dove oltre ad aiutare le famiglie in stato di necessità — ha sottolineato l’ex vice sindaco Nadia Cesaretti — si può svolgere un’attività di prevenzione sociale ed anche per la sicurezza». Sono intervenuti Pietro Caimmi dell’IdV e Arcangeli di Rifondazione comunista, il quale ha chiesto di costruire un’opposizione dentro e fuori del ‘palazzo’ che possa dettare l’agenda all’amministrazione Ansideri. Tra le proposte avanzate dal Pd la costituzione di due tavoli di confronto: uno sull’economia e l’atro sull’urbanistica.
m.s.
E’ SEMBRATO uno scenario di fine legislatura quello disegnato dal centrosinistra per bocciare, sia sul piano politico che amministrativo, l’amministrazione Ansideri a poco più di cento giorni dal suo insediamento. Promesse elettorali tradite, sostanziale incapacità di governo e una maggioranza di centrodestra con evidenti divisioni interne sono le accuse mosse ieri mattina in conferenza stampa dal Pd, ma anche dagli altri partiti della sinistra non rappresentanti in consiglio comunale, IdV e Rifondazione comunista, ma non Sinistra e Libertà che non ha voluto condividere il tavolo con il Pd non avendo ancora superato gli attriti conseguenti all’esito elettorale. «Mentre la maggioranza e la giunta guardano ancora indietro — ha detto il giovane coordinatore del Pd Nicolò Velini — noi vogliamo guardare avanti e al futuro della città. Ci preoccupa la mancanza di risposte del sindaco agli impegni da lui stesso assunti in campagna elettorale». Il settore più trascurato è il sociale che, in seguito alle dimissioni di Bagnetti perché indagato dalla magistratura per le sue responsabilità di funzionario Arpa nella vicenda degli inquinamenti da allevamenti di suini, ancora oggi è senza un assessore. «E’ il settore dove oltre ad aiutare le famiglie in stato di necessità — ha sottolineato l’ex vice sindaco Nadia Cesaretti — si può svolgere un’attività di prevenzione sociale ed anche per la sicurezza». Sono intervenuti Pietro Caimmi dell’IdV e Arcangeli di Rifondazione comunista, il quale ha chiesto di costruire un’opposizione dentro e fuori del ‘palazzo’ che possa dettare l’agenda all’amministrazione Ansideri. Tra le proposte avanzate dal Pd la costituzione di due tavoli di confronto: uno sull’economia e l’atro sull’urbanistica.
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